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RIFERIMENTI ICONOGRAFICI
Giovanni Battista Sappa,
Ville impériale de Turin
, in
Département du
Po, Arrondissement Communal & Canton de Turin, Plan géometrique de
la Commune de Turin, Levé en exécution de l’arrêté du 12 Brumaire an II,
Terminé le 12 Nivose an XIII
, 1804-05. ASTO, Riunite,
Finanze
,
Catasti
,
Catasto Francese
,
Torino
, f. 9.
Esterno alla cartografia di fine Settecento, che raggiunge solo in
parte il settore a nord-est della capitale, il luogo del Regio Parco
è indicato come
Le Parc
, con immediata sotto indicazione
Pape-
terie
, annotazione solo parziale dell’effettiva vocazione dell’am-
plissima manifattura, fabbrica di tabacchi principalmente e poi
anche con una sezione più ridotta (quasi un’appendice) cartiera.
Se dell’antica delizia del Regio Parco non rimane traccia, ormai
trasformata in manifattura di enormi dimensioni, nemmeno il
borgo è leggibile, non apparendo a questa data ancora formato,
a fronte di una connotazione eminentemente agricola dell’intor-
no territoriale della manifattura (salvo alcuni lacerti di giardini).
Ricche le tracce di canalizzazioni, derivate dal Po, ma anche ri-
connesse al sistema di quelle derivate dalla Dora (
Canal du Parc
)
e a servizio degli impianti produttivi, attestati lungo la strada di
collegamento con la città (
Chemin du Parc
, oggi in parte corso
Regio Parco).
Antonio Rabbini,
Mappa originale del Comune di Torino
, detta “Catasto
Rabbini”, 1866. ASTO, Riunite,
Finanze
,
Catasti
,
Catasto Rabbini
, ff. XIV, XVIII.
Il borgo appare chiaramente definito e compatto attorno all’am-
pio complesso della Manifattura Tabacchi, riconoscibile inoltre
dall’indicazione
R.
o
Parco
. Nel complesso produttivo sono anche
riconosciuti la
Cartiera
(la medesima della mappa precedente)
e un
Brillatoio da riso
verso il corso del fiume Po; da parte op-
posta al sistema (di cui si riconosce ancora la cappella), si trova
l’ampia
C.
na
Crotasse
. L’intero impianto produttivo è alimentato
dal
canale del Parco
, mentre in un contesto ancora fortemente
agricolo, con cascine anche di ampie dimensioni, si riconosce il
percorso tortuoso della
Strada Comunale delle Maddalene
, una
delle direttrici portanti del futuro sviluppo del borgo, con con-
notazioni diverse dall’asse rappresentato dal corso Regio Parco,
qui nel tratto verso la manifattura non raffigurato specificamente
né riconosciuto con alcuna denominazione. Il complesso del Ci-
mitero monumentale, più verso la città, appena fuori dalla cinta
daziaria del 1853 (oggi corso Novara), è riconoscibile non solo
per l’impianto, ma anche per la scritta
Cimitero
; appare lambito
dal canale del Parco sul fianco di ponente e da un tratto di quello
del
Regio Parco
a meridione (due derivazioni che si intersecano
in corrispondenza dello spigolo della cinta del camposanto) e da
una delle anse della Dora (non ancora rettificata) sul lato di le-
vante. In corrispondenza di questa sezione più bassa, verso la cit-
tà, compare la denominazione dell’arteria extraforanea, indicata
come
corso del Parco
(ancora oggi corso Regio Parco sin dall’at-
traversamento della Dora).