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CITTÀ DI TORINO,

Carta Tecnica Comunale

, Quadrante n. 156 09 3, tav. n. 16 (riprodotta in scala 1:25000).

PERIMETRO

Slargo lungo corsoMoncalieri, fra le vieMarsala eMilazzo, viaMilazzo, corso Giovanni Lanza, viaMaresciallo Gaetano Ettore Giardino,

fiume Po (dal lungopo Piemonte al parco Caduti dei Lager Nazisti).

FORMAZIONE

ORIGINE E SVILUPPO

Per la zona pedecollinare, il riferimento ai borghi deve, in prima istanza, tener conto di alcuni elementi di aggregazione (cascine o

vigne), in vicinanza di una strada che porta al contado, e, poi, considerare gradualmente i processi di trasformazione delle attività

produttive che danno luogo a insediamenti lungo la strada – qui il corso Moncalieri – che collega la città con il territorio. Nel senso

che, da un insieme meramente agricolo o signorile di cascine o vigne, e edifici annessi, si passa a un sistema urbano per la produzione

industriale che è legato anche a tipi di controllo normativo, per i dazi e per i piani regolatori parziali. Durante l’Ottocento, attorno

a complessi industriali si localizzano edifici per la residenza delle classi meno abbienti (operai e lavandai) e qualche caserma per

le forze militari. Fra Otto e Novecento, il borgo che è interno alla prima cinta daziaria presenta lungo l’asse viario che diverrà poi

corso Moncalieri una certa consistenza, sia pur frammentata da destinazioni d’uso diverse, ma la sua fragile forma urbana non regge

all’impatto prodotto da trasformazioni insediative legate al nuovo assetto della zona: il borgo Crimea, creato per fini residenziali di alto

livello, secondo un’edilizia di tipo estensivo (palazzine e ville) e intensivo (case multipiano da reddito).

Il perimetro di borgo Rubatto è riferito a oggi – secondo una scelta d’individuazione per analogia con altri luoghi borghigiani –, ma

deve intendersi come confine teorico, perché Rubatto è stato fagocitato da borgo Crimea.

SISTEMI ED ELEMENTI GIÀ SEGNALATI COME CARATTERIZZANTI

Nell’individuazione di

Beni architettonici ambientali

(1984) preliminare allo studio del Piano Regolatore di Torino poi non realizzato,

l’ambito del borgo, là denominato

Borgo Crimea

(accomunato a

Borgo Po

), delimitato da corso Lanza, via Giardino, corso Moncalieri,

lungopo Sardegna, era classificato come «di carattere ambientale con valore di bene».

Analoga perimetrazione per il settore urbano veniva assunta dallo studio su

Qualità e valori

(1992) che lo inseriva tra gli «insediamenti

settoriali del primo periodo unitario», indicandone l’alta qualità ambientale per «il rapporto con la fascia del lungopo e la sua

architettura fluviale; i legami con l’ecosistema collinare e con l’emergenza architettonica e paesaggistica del Monte dei Cappuccini».

Il settore, insieme a quello del borgo Po veniva inserito nel P.R.G. di Torino (1995) tra i «settori urbani di valore storico-ambientale»

governati da una specifica normativa di tutela.