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Giovanni Battista Sappa,
Ville impériale de Turin
, in
Département du
Po, Arrondissement Communal & Canton de Turin, Plan géometrique de
la Commune de Turin, Levé en exécution de l’arrêté du 12 Brumaire an II,
Terminé le 12 Nivose an XIII
, 1804-05. ASTO, Riunite,
Finanze
,
Catasti
,
Catasto Francese
,
Torino
, ff. 13-14.
Più che come borgo, il toponimo ricompare legato a una fatto-
ria (
Ferme Rubat
), ma in posizione corretta e lungo la medesima
arteria viaria, ora indicata come
Route de Gênes à Turin
. La voca-
zione agricola dei dintorni, con le differenziazioni già evidenziate,
appare confermata.
Antonio Rabbini,
Mappa originale del Comune di Torino
, detta “Catasto
Rabbini”, 1866. ASTO, Riunite,
Finanze
,
Catasti
,
Catasto Rabbini
, ff. XXIII,
XXVII.
Il borgo ha raggiunto una certa consistenza nel settore tra il fiume
e corso Moncalieri, con piccoli edifici residenziali in linea verso
quest’ultimo. Un ampio settore a est del corso è stato occupato
dalle due caserme, Monte Nero e Brocca erette nel 1850, mentre
è in fase di dismissione il poligono di tiro spostato a Venaria. Di
fronte al castello del Valentino è visibile il casello daziario, in af-
faccio su corso Moncalieri.
Piano Regolatore per l’ampliazione della Città oltre il Po, a sud della Strada
della Villa della Regina in aggiunta e modificazione a quelli approvati con
R
o
Biglietto 1° Aprile 1823 e con R
o
Decreto 10 Agosto 1865 approvato dal
Consiglio Comunale nelle sedute 8 Giugno e 25 Novembre 1885
, 1866. ASCT,
Serie 1k 13, tav. 261 (il nord è a sinistra).
Il borgo del Rubatto aveva frattanto assunto una profonda tra-
sformazione con l’insediamento di importanti complessi indu-
striali come l’
Opificio Fratelli Diatto
sulla sponda del Po e la fron-
teggiante
Fonderia Polla
. L’area del Rubatto, ormai interna alla
cinta daziaria del 1853, viene pertanto pianificata secondo un re-
ticolo viario che definisce piccoli lotti, in parte previsti a palazzine
immerse nel verde.