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CITTÀ DI TORINO,
Carta Tecnica Comunale
, Quadranti n. 155 12 1 e 156 09 4, tavv. n. 10 e 11 (riprodotta in scala 1:25000).
PERIMETRO
Via Francesco Cigna, corso Regina Margherita, corso Alessandro Tassoni, corso Svízzera, corso Mortara, piazza Generale Antonio
Baldissera, corso Vigevano.
FORMAZIONE
ORIGINE E SVILUPPO
La zona è stata gradualmente trasformata, con diversi livelli di coesione, in un luogo borghigiano, esterno e vicino alla cerchia della
fortificazione, e poi interno alla prima cinta daziaria: tale trasformazione è avvenuta in epoca contemporanea, secondo una prevalente
destinazione industriale. La zona, di cui sopravvive la denominazione, ha un nome che pare esser relativo: o a un sito in cui si uccidevano
i condannati a morte (
vallis occidiorum
: con la diffusa denominazione di “rondò della forca”, data allo slargo formato poi dall’incrocio
dei corsi Regina Margherita e Valdocco) o a un’origine tedesca (
Wald
: bosco, selva).
Le parti del luogo borghigiano entro cinta si sovrappongono a una zona che consta di alcune cascine, e poi di qualche canale cui si
collegano opifici (per esempio, la Fabbrica d’armi, poi demolita); quel luogo accoglie inoltre il complesso edilizio dei Salesiani, ed
è organizzato secondo uno schema di pianificazione di tipo urbano, al quale si accosta infine un esteso insieme di fabbriche (oggi
dismesse o distrutte), quasi una sorta di città industriale. Tale aspetto eterogeneo sembra conferire quel carattere di luogo borghigiano,
che per le zone non centrali entro cinta è dato dai piani regolatori parziali: piani nei quali la maglia viaria non è omogenea, e risulta
condizionata da forti elementi primari, da infrastrutture, da grandi attrezzature industriali.
SISTEMI ED ELEMENTI GIÀ SEGNALATI COME CARATTERIZZANTI
Nell’individuazione di
Beni architettonici ambientali
(1984) preliminare allo studio del Piano Regolatore di Torino poi non realizzato,
entro il perimetro del borgo veniva individuato l’ambito
Corso Principe Oddone
, delimitato da corso Principe Oddone, vie Sassari e
Salerno, corso Regina Margherita, classificato «di carattere ambientale con valore di bene».
Analoga perimetrazione veniva assunta nello studio su
Qualità e valori
(1992) che inseriva l’ambito tra le «Parti dell’impianto urbano
preunitario pianificato secondo assi storici», rilevandone come elementi qualificanti, oltre ai tessuti edilizi tipici dell’impianto
ottocentesco, il rapporto con il complesso della piazza e della chiesa di Maria Ausiliatrice (1864).
L’ambito è stato inserito nel P.R.G. di Torino (1995) tra i «settori urbani di valore storico-ambientale» governati da una specifica
normativa di tutela.