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INFRASTRUTTURE
CORSI, STRADE E VIE PRINCIPALI
Corsi: Mortara (già tratto del sedime della cinta daziaria 1853); Principe
Oddone; Regina Margherita; Svizzera (tratto della cinta 1853); Tassoni;
Umbria; Vigevano (tratto della cinta 1853). Vie: Cigna; Livorno.
STRADE E VIE INTERNE (PRIVATE E NON)
Lungodora Napoli. Strada del Fortino. Corso Ciriè. Via Ciriè. Vie
caratterizzanti: Bari; Cecchi; Ceva; Don Bosco; Dronero; Fossano; Giaveno;
Macerata; Pinerolo; Piossasco; Savigliano. Vicolo Grosso.
FIUMI, TORRENTI, RII, CANALI E BEALERE
Fiume Dora Riparia.
PONTI E PASSERELLE
Da
Beni Culturali
, cit., si segnala: Ponte Duca degli Abruzzi, sull’asse di via
Cigna, realizzato nel 1909 su progetto Hennebique (impresa Porcheddu).
AREE PUBBLICHE (PIAZZE, PIAZZALI, LARGHI E AREE VERDI)
Piazza Maria Ausiliatrice. Piazzale Umbria. Largo Cigna. Giardini Sassari.
EDILIZIA PER LA RESIDENZA
Da
Beni culturali
, cit., si segnalano: Quartieri di edilizia popolare: Case
operaie Michelin, via Treviso 55 corso Umbria 42 via Aquila 35, progetto
archh. Passanti Perona, 1939; QM3, via Cena 33, 35 via Aquila 28, 30 via
Pianfei 6, 8, eretto dal Comune su progetto 1923. Casa di civile abitazione,
via Ciriè 12, 14, di gusto tardo Liberty, dei primi decenni del Novecento.
ELEMENTI DI TIPO PRIMARIO (ATTREZZATURE)
EDILIZIA PER L’ATTIVITÀ SCOLASTICA
Da
Beni culturali
, cit., si segnalano: Scuola elementare De Amicis, isolato tra
via Maria Ausiliatrice 47 vicolo Grosso vie Masserano e Biella, costruita dal
Comune dal 1903, progetto ing. Prinetti. Scuola materna Aporti, via Livorno
14, edificata nel 1912 dalla Società degli Asili.
EDILIZIA PER IL CULTO
Da
Beni culturali
, cit., si segnala: Complesso della chiesa di Maria Ausiliatrice,
eretto dal 1864, progetto ing. Spezia.
EDILIZIA PER L’INDUSTRIA
Da
Beni culturali
, cit., si segnalano: Complessi industriali (ora in parte
dismessi o demoliti): ex conceria Durio, via del Fortino 34, 38, edificata dai
primi anni e a metà Ottocento, ingrandita nel 1882; ex Conceria di S. M.
poi fabbrica Challier, via Sondrio 13, di origine settecentesca, completato
nel 1767 (da G. B. Ferroggio), ristrutturata nel 1953; stabilimento Paracchi,
via Fossano 20, edificato tra 1889 e 1894, progetto geom. Bovine e ing.
Tonso; ex Cartiera S. Cesario, via Fossano 4, 6, edificata da inizio Ottocento,
ampliata negli anni ottanta, nel 1896 inglobata nella fabbrica Paracchi;
edificio industriale con uffici, via San Giovanni Bosco 94, 96, realizzato a
cavallo tra Ottocento e Novecento. Dopolavoro Michelin, corso Umbria 59,
realizzato nel secondo ventennio del Novecento.
EDILIZIA PER SERVIZI VARI
Da
Beni culturali
, cit., si segnalano: Ospedali: Amedeo di Savoia, corso
Svizzera 164, 166, costruito dal 1892, progetto ingg. Prinetti e Dongiovanni;
Birago di Vische, corso Svizzera 178, eretto nel tardo Ottocento. Sottopasso
della ferrovia per Milano, corso Regina Margherita, realizzato nel 1927.
ELEMENTI OGGI INDIVIDUATI COME CARATTERIZZANTI
Percorrendo le vie Maria Ausiliatrice e Don Bosco – tale lungo asse viario, con tracciato rettilineo, assume un carattere importante
nel frazionato reticolo stradale del borgo – si notano alcuni significativi elementi edilizi e fatti urbani: sia prospicienti il citato asse
viario, sia come visioni prospettiche, o come fondali, delle strade che tagliano quelle due vie consecutive.
Se da piazza Maria Ausiliatrice, lungo il predetto asse viario, si procede verso corso Tassoni, è possibile osservare alcuni pezzi di
città che paiono degni di nota: in via Salerno, fra le vie Maria Ausiliatrice e Brindisi, una casa ha i ballatoi del cortile visibili dalla
strada, e una positura inclinata che potrebbe attribuirsi a particelle catastali che hanno fatto aggio sugli schemi di pianificazione; il
vicolo Grosso, ad andamento obliquo, è interrotto da una scala; a destra del tracciato diagonale del corso Umbria (tale tracciato era
relativo al collegamento con la barriera di Valdocco della prima cinta daziaria), è ancora visibile una parte urbana con impianto viario
ed elementi edilizi di tipo borghigiano, che si estende fino alla via Ceva, da cui parte la radicale trasformazione urbana, legata alla
Spina 3, che ha cancellato la morfologia della precedente zona industriale di Valdocco; in corso Umbria, all’angolo con la via Aquila,
una piccola casa è interessante per aspetti tipologici e decorativi; in via Don Bosco, fra le vie Avellino e Arezzo, un gruppo di edifici
bassi manifesta un significativo rapporto tra tipologia edilizia e morfologia urbana; infine, in via Fossano, alcuni edifici già industriali
esprimono il carattere edilizio e la forma urbana della città industriale ottocentesca: qui la ricerca di bellezza, relativa ai luoghi di
lavoro, è stata colta in una notevole operazione di riuso.
RIFERIMENTI ICONOGRAFICI
Topografo Piemontese,
Carta topografica della Caccia
, 1761-66. ASTO,
Corte,
Carte Topografiche Segrete
,
Torino
,
15.A.VIrosso (il nord è in basso).
Seppure il toponimo non compaia, la localizzazione del futuro
borgo è resa possibile dalla presenza della
Fucina delle Canne
,
alimentata da una derivazione del canale del Martinetto che,
al termine del suo corso, si ricollega al diramato sistema delle
canalizzazioni del Borgo Dora. Oltre alla fucina, a conferma della
vocazione produttiva dell’area, prossima alla cinta bastionata,
compare anche l’indicazione di una
Fornace
, la nota “fornace di
Valdocco” impiegata per costruzioni di pregio in città.