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CITTÀ DI TORINO,
Carta Tecnica Comunale
, Quadranti n. 156 09 3, 156 13 3 e 156 13 4, tavv. n. 16, 22 e 26 (riprodotta in scala 1:25000).
PERIMETRO
Slargo lungo corso Moncalieri, fra le vie Milazzo e Marsala, corso Moncalieri (tratto compreso fra la via Marsala e il confine comunale
di Moncalieri), fiume Po (dal confine comunale di Moncalieri al parco Caduti dei Lager nazisti).
FORMAZIONE
ORIGINE E SVILUPPO
Per la zona pedecollinare, il riferimento alle borgate deve tener conto di questioni di tipo viario e altimetrico. Nel senso che il flusso
del traffico – qui lungo il corso Moncalieri – costituisce una sorta d’innesco per i fenomeni di aggregazione edilizia e vocazione
urbana, che danno luogo, in prima istanza, a edifici isolati, minuti e fragili, che comprendono anche vari gradi di attività produttive;
e, ancora per la zona collinare, i tracciati delle due cinte daziarie delimitano un territorio che ha rapporti produttivi e commerciali con
la città. Per la zona pedecollinare fra Otto e Novecento, il “fuori cinta” è segnatamente relativo all’edilizia residenziale di alto rango,
che è localizzata a diverse quote collinari, e quindi è estranea ai modi insediativi dei borghi e delle borgate.
Nella cartografia della secondametà dell’Ottocento, lungo la strada nazionale di Piacenza (poi viaMoncalieri e infine corsoMoncalieri)
sono visibili alcuni edifici che possono essere messi in relazione con la Barriera di Piacenza della prima cinta daziaria. Tali edifici
costituiscono poi un settore urbano, denominato
Il Pilonetto
, che tende ad assumere un andamento longitudinale, rasente al citato
corso ed esterno alla cinta, oltre la barriera: quindi, quel settore urbano è soggetto a norme di piano ed edilizie che sono solo attive
lungo una striscia situata in asse alla strada principale che porta a Moncalieri, secondo un disposto di piano (1887) che estende il
controllo delle norme oltre cinta, per i principali assi viari di accesso alla città.