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Nella zona sud-orientale di Torino, sul confine tra il compatto tessuto cittadino al di là del Po e il verde della collina, il nucleo della
borgata si caratterizza nel proporre caratteri morfologici affini ai due paesaggi, costituendo il loro
trait d’union
. Ne emerge una
dimensione ambientale mista, in cui l’aspetto naturale del verde e del fiume personalizza il lato occidentale della cortina edificata
continua che, sul lato opposto, si affaccia invece su una delle arterie stradali con maggior traffico della città, corso Moncalieri.
Tale situazione genera particolari visuali, rese uniche dalle peculiarità identitarie di ciascuno dei due paesaggi, poste a confronto
soprattutto attraverso gli scorci generati dagli slarghi stradali o dai tagli delle minute vie trasversali, visuali in cui spesso emerge il
fondale delle alberature della collina. Questo piccolo settore della città, dunque, si differenzia da altri proprio per l’ambiguo dialogo
tra le sue parti così nettamente contrastanti.
Il suo settore maggiormente conservato, con caratteri affini a quelli originari della borgata, anche laddove sono state effettuate
delle trasformazioni edilizie, è in particolare quello di più antica formazione, a nord, in prossimità del ponte Isabella. Esso propone
due nette caratterizzazioni edilizie dei fronti principali: architetture omogenee di fattura semplice, talora dalle forme raffinate,
nell’affaccio lineare lungo corso Moncalieri; volumetrie “spontanee” e disordinate nel fronte retrostante, tuttavia generatrici di una
giocosa articolazione del costruito, che si rapporta bene con la conformazione naturale della sponda fluviale.
Su tutta l’area, gli edifici variano dai due ai quattro piani di altezza, alternandosi nella costituzione della discontinuità altimetrica dei
fronti, che evidenzia la formazione frammentaria del nucleo, realizzata gradualmente con interventi puntuali in momenti diversi,
coordinati solo nel raggiungere il completamento in linea del fronte strada.
Man mano che ci si allontana verso mezzogiorno dal nucleo più antico, si ritrovano ancora edifici con i semplici caratteri originari,
ma sempre più inframmezzati da altri con tipologie differenti, in una connotazione ambientale nella quale si disperde la particolare
atmosfera “di borgata” riconoscibile invece nel settore a nord. Lungo il fronte su corso Moncalieri, la volumetria contenuta degli
edifici è stata però rispettata anche da quelli di più recente fattura, non alterando l’impatto visivo dimensionale che caratterizza
tutto lo sviluppo del fronte orientale.
Gli edifici più antichi propongono generalmente caratteri comuni, come il taglio verticale delle aperture (con chiusura a doppio
battente e persiane lignee), rispettato quasi sempre anche al piano terra, con le vetrine e gli accessi dei negozi. Le rare decorazioni,
tese ad arricchire l’immagine di architetture prettamente povere, consistono in particolare nelle cornici marcapiano o nelle aperture
di facciata, nel cornicione e, in qualche caso, nel sottolineare gli elementi di spigolo.
Dal punto di vista ambientale, entro l’area della borgata vivono due realtà percettivamente contrastanti: lungo corso Moncalieri
l’intenso traffico domina tanto a livello fruitivo (separando nettamente in due affacci l’area entro cui si sviluppa), quanto a livello di
immagine e sonoro, ergendosi a protagonista indiscusso della scena ambientale: in quest’ultima le architetture appaiono come una
semplice quinta scenografica di contorno allo scorrimento veloce dei veicoli. A distanza di pochi metri, invece, spostandosi appena
dietro la cortina edificata, si percepisce una spazialità dominata dalla natura, in cui il verde delle alberature e i colori vibranti del
fiume costituiscono il paesaggio che fa da tessuto connettivo per gli agglomerati edilizi, riportando a una dimensione ambientale
senza tempo.
RILIEVO URBANO
Il settore della borgata di più antica formazione, visto dal ponte Isabella, denuncia lo stretto rapporto tra l'edificato articolato e la sponda verde
del fiume Po.