Scheda: Luogo - Tipo: Edifici

Villa marchese Ferrero d'Ormea, ora Parco Europa

Il Parco Europa a Cavoretto si estende sui terreni scelti nel Settecento dal Marchese d'Ormea per costruirvi la sua sontuosa villa, mai completata per il veto del re Carlo Emanuele III.


Lat: 45.0304967 Long: 7.6844468

Costruzione: 1737
inizio costruzione villa Marchese d'Ormea

Trasformazione: 1954 - 1961
Parco Europa

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  • parco | villa

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  • vigna

Il Parco fu progettato verso la fine degli Anni Cinquanta da Pietro Bertolotti, allora direttore del Servizio Giardini e Alberate del Comune di Torino, nei possedimenti ceduti alla città per farne un parco pubblico dalla famiglia Morelli di Popolo.
La realizzazione avvenne sulla grande spianata di ben 6000 mq, punto caratteristico del parco. Il livellamento di quest'ampia porzione di terreno con terrazze pensili era già stato realizzato in precedenza per ospitare la dimora-fortezza del marchese Carlo Vincenzo Ferrero d’Ormea, ministro di Vittorio Amedeo II.
Come informa l'architetto Amedeo Grossi (1791) «... quivi si vede principiato un sontuoso palazzo di villeggiatura dell'Ill.mo Sig. Marchese Ferrero D'Ormea ... le muraglie che vi sono per sostener il terrapieno sono formate in guisa, che sembrano muraglioni di una fortezza. Non ostante che ciò ritrovisi sopra il ciglio d'un erto colle, evvi un piano, lungo, ed artefatto giardino di giornate due, in cui evvi un particolar pozzo di profondità trabucchi 46 prima di arrivar all'acqua ...».
Il marchese aveva fatto costruire nel 1737 le prime terrazze dell'area in cui doveva sorgere la dimora, ma la costruzione della sontuosa villa non fu mai completata, poiché intervenne il veto del re, Carlo Emanuele III, che mal vedeva una vera e propria fortezza sovrastare la città in caso di occupazione nemica, poiché  eventuali invasori avrebbero potuto impadronirsene e minacciare con l'artiglieria la città stessa.

I lavori di sterro di due secoli prima tornarono però utili quando l'ideatore Piero Bertolotti tracciò il disegno del parco seguendo proprio gli antichi bastioni della progettata villa. Il primo impianto del parco, risalente al 1954, si limitava al vasto poggio su cui furono impiantati 64 pini italici in posizione soleggiata. Un sottostante roseto è oggi dismesso.
Negli anni successivi furono attuati gli altri espropri necessari, fino al cimitero di Cavoretto e al perimetro di strada delle Terrazze, arrivando alle dimensioni  di 100.000 metri quadrati nel 1961, quando il parco fu portato a compimento per le celebrazioni del centenario dell'Unità d'Italia e fu realizzata anche la funivia di collegamento alla sottostante area in cui fu allestita Italia '61, nel quartiere  Millefonti, sulla sponda sinistra del Po.

La funivia fu dismessa nella prima metà degli anni Settanta, ma sono ancora visibili sia la stazione di partenza, lungo il Po, nei pressi della passerella Turin Marathon sia la stazione di arrivo all'interno del Parco Europa.

Note

GROSSI, 1791, pp. 41-42

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