Table of Contents Table of Contents
Previous Page  174 / 556 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 174 / 556 Next Page
Page Background

secondo l'esempio dello stesso Cottolengo, che non mancava all'occorrenza di procu–

rare tabacco e cioccolatini a malati e ad anziani. Nonostante i suoi limiti, la Piccola

Casa presentava, in un particolare contesto sociale, un esempio concreto di un robusto

intervento sanitario-assistenziale.

Pur nelle loro sostanziali affinità, monasteri, conventi e case religiose di Torino

erano di fatto un mondo molto vario e articolato, con comunità profondamente diffe–

renti, non soltanto per le diverse spiritualità cui si ispiravano: realtà tendenzialmente

autosufficienti come i monasteri; comunità rigidamente strutturate, ma proiettate nel

ministero pastorale come i conventi dei mendicanti (domenicani, francescani ecc.);

quelle impegnate in tutti i campi della pastorale e del sociale come i gesuiti e altri o in

qualche settore come la scuola per i fratelli delle scuole cristiane; piccole comunità di

suore inserite nelle strutture pubbliche, come gli ospedali, le carceri e gli orfanotrofi,

per ogni tipo di assistenza e promozione umana.

In sostanza, non un mondo a sé stante, avulso dalla vita della gente, ma, quantun–

que in modo differenziato e continuamente cangiante, profondamente e capillarmente

inserito nella concreta vita sociale e quotidiana dei torinesi, per soddisfarne i diversi

bisogni, spirituali e materiali.

142