

Oggi sono disponibili nuovi studi, in particolare sulla composizione dell' azionaria–
to della Banca di Genova, e si possono notare a!cuni elementi degni di nota, senza
inficiare la sostanziale solida maggioranza ligure. E interessante esaminare le tipologie
e le caratteristiche
~elle
diverse sottoscrizioni, almeno sulla base delle registrazioni
tenute dalla banca. E possibile distinguere cinque definizioni:
1)
ditta;
2)
ditta banca–
ria; 3) ditta di commercio, produzione e distribuzione; 4) femmina; 5) maschio
15.
Con–
siderando le regioni di appartenenza, per il 1844 si ha:
Liguria
Piemonte
Savoia
Sardegna
Numero
Azioni
Numero
Azioni
Numero
Azioni
Numero
Azioni
D
18
91
1
8
DB
5
30
14
132
DC
86
373
119
408
15
65
4
F
2
5
1
1
1
2
M
188
2296
136
391
58
205
Totale
299
2795
270
932
75
280
1
4
Senza considerare le partecipazioni a titolo personale, anche se non si può esclude–
re che fra queste vi fossero partecipazioni a nome di ditte individuali, si nota che i pie–
montesi erano maggioritari nelle tre prime tipologie. Del resto i rapporti commerciali
del Piemonte con Genova costituivano il flusso più importante, quasi esclusivo per il
commercio estero, sia europeo che extraeuropeo, e i piemontesi non potevano essere
assenti nell'importante iniziativa finanziaria
avviata~
I numeri delle sottoscrizioni piemontesi forniscono altre osservazioni. Consideran–
do gli elenchi di «banchieri e negozianti di seta» rilevati a Torino nel 1845
16
,
appare
una particolarità: tutti sottoscrissero la stessa quota di 10 azioni ciascuno, quasi che vi
fosse stato fra loro un accordo, tacito o espresso. Forse era considerato necessario e
indispensabile essere della partita, senza particolare competizione o desiderio di con–
trollo. Ma le 5 ditte bancarie liguri detenevano 30 azioni in tutto, mentre le 14 ditte
bancarie piemontesi arrivavano a 132, essendovi una sola partecipazione ridotta a 2
azioni, ma non rilevabile negli elenchi ufficiali torinesi. Gli elenchi dei sottoscrittori
della Banca di Genova possono ancora fornire alcune indicazioni, pur generiche, che
aiutano a chiarire in parte il quadro della finanza privata torinese, tradizionalmente
confusa, come già detto, nella generica dizione di banchieri e negozianti di seta.
Tenendo conto della classificazione adottata per gli azionisti della Banca di Genova e
delle azioni sottoscritte, il loro elenco del 1845 fornisce il seguente quadro.
Adriani Ignazio e Comp. (DC, 10); Andreis Fratelli (DC,
lO);
Barbaroux e Comp. (DB, 10); Bari–
calla Severino e Comp. (DC, 10); Bertini Gio. Battista (M,
lO);
Bertini Michelangelo (M,W);
Bravo Michele (M,
lO);
Capello fratelli (DB, 10); Caramello, Derossi e Comp. (DC, 10) ; Casana
Ignazio e figli (DB, 10); Cattaneo Maurizio (M,W); Ceriana fratelli (DB,
lO);
Charvet Pietro Anto–
nio (-); Chiarini fratelli e Comp. (DC,
lO);
Cotta Giuseppe Antonio (M,
lO);
Damian Enrico,
Droume e Comp. (DC,
lO);
Defernex Carlo (DB, 10); Denina Luigi e Comp. (DC, 10); Denina
Vincenzo (M,W); Dupré padre e figli (DC, 10); Elia Francesco (M, W); Fon tana Benedetto (M,
2); Fontana fratelli (DC, 10); Formento Giuseppe Luigi e Comp. (DC,
lO) ;
Gobbi fratelli (DC,
10); Levi fratelli fu David (DB, O); Longa Francesco e figli (DB, 10); Mancardi Giacinto (M,W);
Mestrezat Guglielmo e Comp. (DB,
lO) ;
Musi Alessandro Costantino (-); Musso Francesco (M,
10); Nigra fratelli e figli (DB, 10); Pelisseri Lorenzo (M,
lO);
Piaggio Pietro (M,
lO) ;
Pogliani Giu–
seppe e Comp. (DC, 10); Rignon Felice e Comp. (DB,
lO) ;
Scanagatti G. M. (-); Soldati Filippo e
figli (DC, 10); Talucchi fratelli (DC,
lO);
Todros e Comp. (DB, O); Vertu fratelli (DC, 10); Vicino
Vincenzo e Comp. (DB, 10) .
15
R.
SCATAMACCH IA,
Il lungo ciclo
cit.,
Appendice.
16
Guida di Torino,
Torino, Marzorati, 1845.
341