Table of Contents Table of Contents
Previous Page  535 / 556 Next Page
Show Menu
Previous Page 535 / 556 Next Page
Page Background

breve lasciò allo scoperto il fronte di Carlo Alberto, esteso senza alcuna speranza.

Quella debolezza era fatalmente aggravata, sosteneva Niles, dalla mancanza di truppe

di riserva: una pur piccola riserva, egli credeva, avrebbe dissuaso gli austriaci dall'at–

traversare il Mincio

17 •

Quando i termini dell' armistizio vennero resi noti a Torino, Niles riferiva che «l'ef–

fetto generale

L.. ]

degli ultimi rovesci sulla pubblica opinione era stata una diffusa sfi–

ducia e una diminuzione del rispetto per la legge e le autorità costituite»18. Nonostante

il crescente fermento che si avvertiva a Genova, Niles affermava che la situazione a

Torino restava tranquilla. Ma in ottobre riferiva di «una nuova società politica appena

costituita in questa città e guidata da Gioberti» il cui scopo era quello di premere per

la creazione di un unico regno nell'Italia settentrionale e una organizzazione federale

fra gli stati italiani. Il primo congresso della società si era tenuto al Teatro Nazionale di

Torino il 10 ottobre e Niles affermava che «l'incontro era stato affollato ed eccessiva–

mente entusiastico», benché egli aggiungesse che l'idea di una confederazione di prin–

cipi italiani guidati dal Papa era «troppo assurda perché valesse la pena confutarla»19.

Due settimane più tardi Niles riferiva che i tentativi dell'opposizione di censurare il

governo per non essere riuscito a riprendere

la

guerra e non aver accettato la media–

zione inglese e francese erano stati duramente sconfitti. Egli si dimostrava inoltre ras–

sicurato dal fatto che i continui disordini di Genova avevano infine indotto i liberali

moderati a schierare la Guardia nazionale e truppe regolari e ad autorizzare l'espulsio–

ne di «emigranti 10mbardi sovversivi e di altri stranieri turbolenti»20.

Benché Radetzky avesse stroncato le insurrezioni in Lombardia, Niles in novembre

metteva in guardia che la situazione in Toscana e a Roma, in seguito all'uccisione di

Pellegrino Rossi, minacciava di produrre nuovi tumulti, che gli austriaci tentavano di

sfruttare protraendo i negoziati di pace: la «questione dell'indipendenza dell'Italia set–

tentrionale dovrebbe essere risolta il più presto possibile».

Alla fine di dicembre del 1848, Niles scriveva che il nuovo gabinetto presieduto da

Gioberti, nominato il

17

dicembre, rifletteva un diffuso desiderio di non scendere a

compromessi con l'Austria e di esercitare pressioni per una rapida ripresa della guer–

ra. Egli riteneva ora che la presa del potere a Roma da parte dei club popolari costi–

tuisse una nuova, grave minaccia per la stabilità della penisola e per la monarchia pie–

montese ed era certo che ogni tentativo «di fondare una repubblica a Roma o in qual–

siasi altra parte d'Italia sarebbe fallito»21. Egli ribadiva che a Torino tutte le classi

sociali erano concordemente ostili agli austriaci, ma riteneva difficile prevedere come

si sarebbe comportata la nuova assemblea: «Molti dei membri sono uomini completa–

mente nuovi, le cui opinioni paiono essere pericolosamente violente ed eccessive»22. In

realtà l'esempio del «regno del terrore» instaurato a Roma e in Toscana

da club e da giunte usurpatrici comincia ad aprire gli occhi a tutte le classi sui pericoli dell'anarchia

e si manifesta anche fra gli ultra liberali una tendenza di carattere reazionario favorevole a una poli–

tica di prudenza e di cautela e si ritiene che

il

Gabinetto, ora quasi moderato quanto i precedenti,

possa essere attivamente sostenuto da una adeguata maggioranza.

Nonostante l'espulsione di Brofferio dal club democratico di cui era presidente,

Niles insisteva sul fatto che a Torino le idee repubblicane non avevano un appoggio

popolare: «il popolo di questo paese

è

prevalentemente monarchico e in Europa non

si

è

ancora manifestato nulla in grado di indebolire la sua preferenza per tale forma di

17

Ibid.,

p. 42 (Nathaniel Niles a ]ames Buchanan,

dispaccio 8, Torino,

lO

agosto 1848).

18

Ibid.,

p. 44 (Nathaniel Niles a ] ames Buchanan,

dispaccio 9, Torino, 25 agosto 1848).

19

Ibid.,

p. 51 (Nathaniel Niles a ]ames Buchanan,

dispaccio 12, Torino, 13 ottobre 1848).

20

Ibid.,

pp. 56-57 (Nathaniel Niles a ]ames Bucha–

nan, dispaccio 13, Torino, 31 ottobre 1848).

21

Ibid.,

p. 73 (Nathaniel Niles a ]ames Buchanan,

dispaccio 18, Torino, gennaio 1849).

22

Ibid.,

p. 75 (Nathaniel Niles a ]ames Buchanan,

dispaccio 19, Torino, 4 febbraio 1849).

503