

to e si reclama a gran voce l'intervento della G uardia Nazionale e in Sicilia è in atto un 'insurrezione
aperta e possente. Qui la situazione
è
più tranquilla, dal momento che
il
popolo sembra nutrire
maggiori speranze nel governolO.
In ottobre nella capitale si respirava un 'aria più tesa e Wickliffe riferiva che la poli–
zia e la cavalleria avevano disperso dimostrazioni popolari a favore del re e di Pio IX e
contro i gesuiti durante le celebrazioni per il compleanno del re, il2 ottobre, probabil–
mente nell'intento di prevenire un attacco alla residenza dell'ambasciatore austriaco.
Le autorità civili della città avevano sollecitato un 'udienza dal Sovrano per protestare
contro l'operato del ministro di Polizia, ma Carlo Alberto aveva rifiutato di discutere
la questione e Wickliffe sosteneva che i liberali fossero stati ulteriormente umiliati
allorché il re, anziché Solaro della Margarita, allontanò il ministro della Marina, illibe–
rale conte Villamarina
ll .
L'allontanamento di Solaro della Margarita due giorni più
tardi confermava l'opinione di Wickliffe che il governo mancasse di un chiaro pro–
gramma:
la peggior politica in questo momento sarebbe quella di dare un colpo
al
cerchio e uno alla botte.
Non soddisferebbe nessuno e non potrebbe durare a lungo. Tuttavia appare probabile che venga
adottata o piuttosto proseguita
12 .
Mentre polizia a cavallo e cavalleria pattugliavano le strade di Torino a sostegno
delle norme contro le riunioni pubbliche, opuscoli politici, volantini e versi satirici cir–
colavano per la città e Wickliffe riferiva che da «un momento all' altro si sarebbe
paventato qualche serio incidente o scontro». Ma in seguito ai provvedimenti di carat–
tere liberale proposti dal governo il 20 ottobre la situazione si calmò. «Il Re sembrava
[...J
stretto da una duplice pressione: quella esterna, degli ambasciatori francesi e
austriaci appoggiati dai rispettivi sostenitori all'interno della corte, e quella interna,
delle masse popolari». All'inizio la pressione esterna aveva esercitato un'influenza
maggiore, ma
in
ottobre era stata sormontata dalla pressione interna e i provvedimenti
liberali annunciati dal governo erano stati accolti con grande entusiasmo . Wickliffe
paragonava le entusiastiche manifestazioni popolari tributate al re al momento della
partenza per Genova del 3 novembre a
una delle nostre grandi riunioni alla vigilia di un'elezione presidenziale. Non si può immaginare il
mutamento che ha avuto luogo in questa città. Il popolo, dieci giorni fa pressoché in uno stato di
terrore, oggi immagina di vivere quasi in una repubblica. Per diverse sere consecutive il Teatro Cari–
gnano fu completamente illuminato, non perché si tenessero spettacoli d'opera, ma perché il popolo
dalle sette fino alle undici non faceva altro che cantare l'inno a Carlo Alberto e far tremare le pareti
gridando «Viva il Re! Viva il Papa ! Viva l'Italia ! Viva Gioberti! Viva Villamarina! ». Nei palchi
donne e uomini formavano catene tutt'intorno al teatro con i loro fazzoletti e le loro bandiere
ondeggianti ricoperti da scritte patriottiche.
Egli riferiva che per i rappresentanti della comunità israelitica era stato organizzato
un banchetto pubblico allo scopo di fare pressione in favore dell 'emancipazione ebrai–
ca e un altro era stato organizzato per celebrare la solidarietà fra Torino e Genova. Ma
Wickliffe metteva in guardia che la maggior parte della nobiltà rimaneva ostile alle
riforme e che «la stessa polizia, allorché coinvolta, non avrebbe agito in buona fede.
Come si dice a Parigi alla festa di Luigi Filippo: "Le Faubourg Sto Germain
bonde»»13.
Wickliffe lasciò Torino all'inizio di gennaio e Nathaniel Niles non inviò il suo
primo dispaccio se non alla fine di aprile. Come Wickliffe, Niles era un acceso sosteni-
IO
Ibid.,
pp. 323 -324 (Robert
Wickliffejunior
a James
Buchanan, dispaccio 55 , Torino, 7 settembre 1847 ).
Il
Ib/d.,
p. 330 (Rob ert Wickliffejun/or a James
Buchanan, dispaccio 57 , Torino, 10 ottobre 1847).
12
Ib/d.,
p . 33 1 (Robert Wickliffe
jun/or
a J ames
Buchanan, dispaccio 59, Torino, 12 ottobre 1847 ).
13
Ib/d.,
p. 334 (Robert Wi ckli ffe
jun/or
a J ames
Buchanan, dispaccio 60, Torino, 8 novembre 1847).
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