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puo impngionare e far sue le forze della natura, obbligandole a

servire a' suoi bisogni; ma la natura alla sua volta in certo qual

modo si vendica, dimostrandogli, in ogni minuto della sua esi–

stenza, ch'esso, prima di essere un ente ragionevole,

è

un vegetale

e un animale strettamente legato alla superficie del pianeta che

lo ospita e gli dà i mezzi per vivere. E non solo l'uomo, come

individuo,

è

soggetto alle forze della natura, ma anche la stessa

società umana nelle diverse sue forme e manifestazioni. Onde

giustamente lo

Schrnoller

osserva, che l'uomo, la società umana

e la economia sociale sono una parte della vita organica svol–

gentesi sulla superficie terrestre. Ogni fenomeno economico sociale

è,

più indubbiamente che non lo siano la vita politica e la vita

spirituale, una parte del grande processo della natura: le leggi

di questa lo governano, come governano quella vita fisica, chi–

mica

ed

organica su cui l'uomo non ha alcuna influenza (1).

Molti filosofi e sociologi, a cominciare specialmente dal

Comte, sono soliti paragonare la società e lo stato di un orga–

nismo; ma secondo il moderno concetto geografico, non vi

è

soltanto luogo ad un paragone tra società e organismo, ma si

tratta invece di un fatto. Come l'uomo appartiene al mondo

degli organismi, così vi appartiene pure l'associazione degli

uomini, la società. L'uomo

è,

come tutti gli altri organismi,

fatto di sostanze terrestri, e la sua storia

è

una evoluzione del–

l'intero mondo organico, che ha la sua origine dalla terra.

Nell'uomo, come nota il Ratzel, questa evoluzione

è

andata oltre '

le basi

telluriche-organiche,

ma se la sua anima

è

legata molto

tenuamente

COli

queste, il suo corpo dipende invece più salda–

mente dalla terra (2).

(il

S CIIMOLLElt .

G.,

Lineamenti di Economia

(Bibl. dell' Economista,

Serie

IV, vol. lO,

p.

195);

Lo Hchmoller cita poco appresso queste parole di

L.

E. Baer: .Non vi

è

alcun motivo per ritenere che i diversi popoli siano

• originariamente usciti diversi dalle mani della natura; piuttosto si ha

• ragione di ritenere che essi siano diventati diversi sotto l'azione dell'in-

• fiuenza diversa del clima, dell'alimentazione, delle condizioni sociali. E

• le condizioni sociali sono determinate, non certo unicamente, ma anche

• e specialmente dalla costituzione fisica delle sedi dei popoli ". (BAER,

Ueber

der

Einfiuss

der

iiusseren Natur auf die socialer Yerhdltnisse

der

einaelnen.

Volker

und

die

Geschiclue del'

Menschheit

iiberhaupt, 1848).

(2)

RATZEL

F.,

Il

suolo

e

la popolazione,

in

Rivista italiana di socio–

logia,

II, 1898,

p.

147.