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Dopo quello del cibo, il primo bisogno che l'uomo sente è
quello di vivere in società, e, in seguito, quello di scegliersi una
stabile dimora. Nell'obbedire, però, a questo bisogno esso non fa
che adattarsi all'ambiente in cui vive, scegliendo per propria di–
mora quei luoghi, che meglio si prestano alla ricerca del cibo ed
al bisogno di difesa contro le belve feroci ed i suoi simili.
Non diverse sono le condizioni che si
devono
presupporre
per la fondazione e l'incremento di una città. Sebbene in tutti
i tempi e in tutti i luoghi siansi. vedute sorgere delle città per
comando di principi e di conquistatori, pur nondimeno la fon–
dazione e l'incremento, come pure la decadenza di questi centri
di popolazione si scorge dipendere, non dall'arbitrio, ma da leggi
e condizioni naturali che la geografia economica può e deve
indagare.
«
Se Alessandro Magno, scriveva il Boccardo, riuscì a
creare Alessandria, in sostituzione della distrutta Tiro e se Pietro
il Grande pot è trasportare la capitale del suo nascente impero da
Mosca a Pietroburgo, gli sforzi di questi potenti dominatori non
sarebbero stati coronati da pieno successo, ove la natura stessa
delle cose non fosse venuta in loro soccorso, attraendo sulle
sponde del Delta il commercio e gli abitanti per la prossimità
di una grande linea di comunicazione fra l'Asia, l'Africa e l'Eu–
rapa, e su quelle della Neva,
perch è
la sede dell'Impero Russo
fatto europeo non poteva più rimanere nella quasi asiatica
Mosca (1) -,
La piu chiara ed alta manifestazione del progresso economico
~
civile di un popolo e di
mi
paese è una grande città: nella
sua pianta e nella sua struttura sono riflesse e compendiate la
(1)
Dizionario di Economia Politica
(Città), • Non basta tracciare
il
• disegno di una città e darle un nome:
è
d'uopo, perchè esista veramente,
• provvederla gradatamente di talenti industriali, di utensili, di materie
• prime, di tutto quello che è necessario per mantenere gli industriali sino
• al perfetto compimento e alla vendita dei loro prodotti, altrimenti, in-
• vece di fondare una città, non s'innalza che una scena da teatro, la
• quale non tarda a cadere, perchè nulla la sostiene.
È
quello che è avve-
• nuto di Ecatherinoslav nella Tauride, e quello che ne faceva presentire
c
l'imperatore Giuseppe II, quando, dopo essere stato invitato a murare
• nella cerimonia la seconda pietra di quella città, egli disse ai cortigiani
• che lo circondavano: • Ho terminato in un giorno un grande affare
• coll'Imperatrice di Russia: essa ha posta la prima pietra di una città
• e io l'ultima ". SA
Y,
Trattato di Economia
Politica
(Biblioteca dell'Eco–
nomista, Serie I, vol. 6, p.311).