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262

NOTE

i '

..

I~

,.

'.

I

\ -

desime person e intese a cer to giuo co somigliante a ' quello che di ciamo

delle dame :

le lett ere di ' qu este du e iscrizi oni sembra no del secondo

secol~

cristiano.

"

, Il medes imo cav. S, Quintino crede le torri vicine col pal azzo opera dei duchi

longobardi di Torino

nel

sec olo

'VII

od

VIII ,

e ch'e sia il 'più. bel saggio d' archite t–

tura, .non ecc lesiastica, -di qu el periodo di traviamento ' e di licenza nell'arte di fab-

bri care

(*) .

'

" ,

'

Distruggendosi nel 1802 la vicin a e mod erna porta Palatina , ossia della Vittoria ,

si trovarono div erse lapidi, fra cui riporto la 'seguen te perchè intiera :

,

,

J

/

G. RUTILio GALI,I GO GOS "

T. n AVIUS

Q

SGAI'ULA.

(Notizie avute dAlleologo e priore D, Antonio,Bosio.]

,

,

(196) Notizi e comunica te dal sig nor conte Maurizio Nicolis di Robilant a S. 'E . il

èav. Luigi Cibrario. ·

I

I.. ,

lo.

(197)

Prima

chiamavans i commendatori i cav aliérì' che godevano commende '.d i

famiglia'. ", "

r,

(198) Quest a determinazion e del 13 april e 1832,'notificata, come abbiam detto, con

l ,

circo lare della regia segr eteria del gran magistero dellO maggio dell'anno mede-

simo, era pescia confermata con regio biglietto del 26 ottobre 1838. " .

(199) Studi storici

di Lu igi Cibrario , pag; 344 e 'seguen ti.

.

, (200)·Sulla parete esterna dell'ospedale ì\[auriziano '. dal lato che guardava nella

via delle Beccheri e, nel 1732 fu collocata un a divota immagin e della Beata Vergine

che veg lia sul' divin o. infante dormiente , lavoro

d'assai.

huon . pennello, e dono di

S. E. il cav. Giuse ppe Pr oyan a, grande ospedaliere .

'

'

Addì

t

maggio 1831, nell ' ampli azion e dell'osp edal e ordinata dal re Carlo Alberto,

fu per ord ine del cavaliere di gran , croce Teobaldo Cachc rano di Osasco , gran con- –

se rv atore, traslocata nel nu ovo cortile. ed ora per ordine

di :

S'.

E. il cav. Cibrario

fu

po sta nella sagrestia ,dell a , chiesa magistrale a maggior divozioue dei fedeli.

(1'\0-

tizi e .uvute dal teologo e priore 'D Antonio Bosio. ) "

, -'

',' ,

(201) Negli anni seguenti non oltr epas sò mai i1,\5 per, cento. '

(-202) Quest o osp edal e già . esisteva in Aosta

a~anti

la metà dello scorso secolo..

Ben edetto XIV , nello smembrare 90n sua Bolla del 1752 dalla pr evostura del Gran ',

,S.'Bernardo div erse parrocchi e , ben eficii e priorati , ne accordava la proprietà al–

l'Ordine ì\[auri ziano , prescri vend o che l' esistente osp edale venisse accresci uto ed '

anc he rinnovato, 'colle opportune sepa raaioni-deg li uomini daile fe mmine.

. .

A qu ell 'epoca si rifer isce "la sua aggregazione ' all'Ordine ì\1'lUriziano ed il suo ra–

pido accrescimento. In qu esti.,ul timi tempi condusse a fine un 'apposita infermeri a

per le femmine,e sono ora 36 i letti che annualmente si man ten gono compiuti per

l'uno e' l'a ltro sesso. (Notizie del conte ì\lauri z'io di Rohil ant. - V:

Studi storici

del

cav. Lui gi Cibrario, pag.34"1 .)

,

.

(203) Frutto d ella ben eficen za del conte ' Cacherano Osasco della Rocca, 'cavaliere

dell'ordino supremo della Santissima Annunxiata ,

il

quale , avu to dal Re il per- ,

messo .di collocarlo sotto la dip end enz a dell'Ordin e Maurizi ano , assegnava perciò

n'eI

1769

una casa colle -necessarie suppelle ttili ed un fond o di

L.

50,000 ; alcuni

legati pii , ma assa i tenui , sopravvenut i dopo , davano appe na all'o pera abilità ,di

mante nere du e o tre letti. (ClDnARIO,

Studi storici,

pago

3 ~9. )

,

.

('20~)

Ospedale fond ato colle sosta nze che legava nel 1780 all'Ordine ì\Iaurizian o

In signora marchesa Delfin a del Carretto di Mombaldone , si apriva ,in

~ebbra io

'del

(. ) Ciò posto, ci pa r e che si dovrebbero len er e in maggior pregio e que st e torri e quest o p a-

, '

f

lazzo.

.

' .

'

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