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NOTE
torio Amed eo
ri,
; e 'di Sicilia, e, dopo diversi aulici 'onori 'Il
di~erse
ambascerie,
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spe dito . a .l\Iadrid onde tr attare il .maritaggio dell' infantal\laria Antonia, ,figlia di Fi• .
· lippo, col du ca Vittorio Amed eo III , conc h ius o ai 18 .di dicembre 1749,
é
condusse ' ' .
quindi nel 1750 la novell a s posa in qualità di
~uo
gran, ma stro e di maggiordomo:
ai '30 di maggio poi dell o stesso anno fu nominato .segretario ' dell' ordine dell 'An- >
'nunziata : ebbe' div er se cariche 'nell'ordin e 1I1auriziano. .
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Qualche giorn o ava n ti la sua morte, cio è ai 30 maggio 1763,
il
'Re lò volle
deco–
rare -dell 'Ordine supremo' , premuroso di ricompensare un non- meno abile. diplo–
matico che r eli gioso e virtuoso cava liere.
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· Avendo già di spo sto dei
ben i
di Sic ilia a favore
dei
parenti, con testamento fat to
n el cas tello di lIlon calieri ai 10 maggio 1763. lasciò ere de dell e sos ta nze che avev a '
in Piemonte' l'osped ale 1Ilau.riziano,
'o
morì
compia~to
da
) UI\I
e benedetto dai po-"
v eri :agli 8 di giugno dell'anno stessooGlitamminis tratori hanno .eretto nell'ospedale
.' il .s uo bu sto col' titolo." (Notizie. avute dal' teolo go e priore Anto'nio Bosio .] '.
I,
(194j
L'umanità è debitrice
di
quest o 'osp edale e dell'altro detto
il
Piccolo S.
Ber–
nardo
al' b eato Bernardo di 1I1entone. Qu es ti trasse i s uoi natali da una delle pri–
mari e fami glie della Sav oia , e dop o di ave r p er corsi gli studi' n ell 'innocenza d ei
costumi e nella san tità della 'vita , si cons ac rò al
servizio
_degli altari. Nell 'anno
966 fu eletto dal vescovo d'Aosta arc idiacono , e -a dempì i doveri 'di quella ca r ica
con molta saggez za
e
prudenza. Agì i ese rci zi co ntinui della pie tà aggiunse la pre–
di cazion e e lo .zelo d'Introdurre la rifo rma nelle diocesi d'Aosta, .di Sion, di Gine–
vra, 'd i .Tar antasi a " di 1I1i1a'no e ' di . Novara . Chiuse la mortai
e
sua ca rriera.
addì
28
maggio del 1008 in Nov ar a, e fu sepolto
li
'15 giugno. . nel qual giorno se ' ne ' cele–
bra
.Ia . ~esta
in .molte chiese del Piemonte. (l\IOlloNI;
Dizionariò di erudis ionestorico-:
ecclesiastica.
)
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(195) Quan do nel 1830 e' 1831 si scavaro no le fondamenta della' nuova manica · '
d ell 'osp ed ale Maurizian o e dei du e nu ovi palazzi ch e allungano la. pi azza
d'Italia , .
ora 1I1ilano , si trovarono le antiche mura .romane che circondavano l'Augusta dei '
Taurini. vo
sotto qu est e si ·rin.venne un gr an fosso ' sc ava to nel terreno ghiaioso e l'i-
· pIen o di terra arg illosa priva di pi etre
e
gh iaia con.molti vasi parimente di argilla.
11 cav. Cord ero di
S~' Quin tino,
va le nte arclieo logo e numism ati co, cre dette dapprima
quest o fosso un sepo lcre to, ' e 'che i vas i contenessero ce ne r i ed ossa umane ;- ma
furono trov at i quasi tutti vuoti o 'pieni di terra,' e non essendosi rinvenuta al cuna
forn ace nè congerie di vasi rotti o di scar to', piii ' an cor a considerund ò che i vasi
era no di diversa arg illa ed in form a di anfore a ;doppio manico, col èollo piccolo
p er essere facilmente tu rato ,' e col fondo terminante in punta p er essere conficca to
nell'ar en a, meglio p en sand o, det ermi nò quel fosso un magazzino o' .con serva ov e s i
sotterravano i vini per .conserva rli a lungo .
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Oltre queste urn e vinari e si trovarono diverse, medaglie' d'argento e di ri!-me ,del-
l'imper ator e Augusto .
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'Poco distan te poi dai vestigi di qu est e mura rom ane si rinvenne una 'seconda'
ci nta costrutta sopra pil ieri ed arc hi a ' piccoli mattoni, e
sot~o
una pi etra fonda
· mentale .d! quei pilon i essendos i trovato un denaro di arge n to della.zecc a di Pa via '
di Lotano imperatore e re,' morto ' n ell' 85,5, fà cre dere che
s~tto
il regnodel mede–
simo sie no sta te fab bri cate le dett e mu ra.
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Ivi pure si
trovaro.nop ezz! di marmo bi an co di un arch itrave con alcuni fram–
menti di let ter e , che forse . appa rte neva alla porta Doron ea , poco lungi 'esisten te
lo
con framme n ti di lap idi , del primo e secondo .secolo dell 'er a cristiana;
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di qll es!e lapidi venn e in poter e del prelodato cavvdi S:.Quintino, che l'il–
lustrò
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un suo dotto sc ritto negli -Att i dell a Regia Accademia dell e scienze , e
che poco prima di morire
don ò
alla Regìa Univer sità p erch è fosse murata colle altre
negli atrii e ne lle gallerie dell a stessa ad utilità d ella scienza. '
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