

Po una montagna
('"),
che per la varietà incredibile
de' siti, che qua si alzano, là s'abbassano, qua si ri–
tirano, là si avanzano, e per tutto acque e fieni , frutti
d'ogni qualità e in particolare ottimi vini produce,
merita d'esser chiamata aurea; e vi è (altra a ciò)
una moltitudine di ville e di fabriche da piacere tanto
grande, chi fa un altro T orino.
Mondovì (che vogliono fusse edificata sotto Corrado
imperatore) siede sopra d'una collina eminente, co'
borghi sparsi qua e là, ma i maggiori sono al piè
della collina, sopra il fiume Elle, che indi a due miglia
mette nel Tanaro
(13).
Fa più popolo d'ogni altra città
di Piamonte. Ha un territorio amplissimo, copioso d'ot–
timi vini alla collina, grani alla pianura, castagne infi–
nite alla montagna. I suoi cittadini sono brevi di
parole, altieri d'animo, pronti di mano, professori di
nobiltà. Regnano tra loro le fazioni de' guelfi e ghi–
bellini, morte in tutto il resto della provincia. Tra
gli altri borghi vi è Vico , onde piglia il nome una
nuova devozione della santissima Vergine, alla quale
il duca Carlo Emanuel fabrica una chiesa e in essa
tlna capella, ave vuoI che i duchi di Savoia sepelliti
siano, e per materia e per arte magnificentissima
(H);
con la qual occasione, mentre si cava di qua e di là
il terreno, si san scoverte miniere di marmi bellis–
simi, e massime una di marmi negri con certe venette
che paiono di metallo. Fossano, eretto nuovamente
dal duca Carlo Emanuelle in vescovato
('G),
è posto
in un colle su la Stura in mezzo d'una campagna do–
viziosa d'ottimi formenti e ne raccoglie presso a cen–
tomila sacchi all'anno; e perché il suo territorio è
rigato da grossi canali d'acqua, abbonda anche di pa–
scoli e per consequenza di carne. Ha tra l'altre fa–
briche un commodo castello . Saluzzo, città posta in
una schiena piacevole dell'Alpi, è capo d'un celebre
marchesato, nel qual nasce il Po.
È '
di ragionevole
grandezza, con un ampio castel/o, ave sono apparta–
menti commodissimi, altri per l'estate, altri per l'in–
verno. Si gode un'aria temperata,
o~de
ne' giardini
vi si conservano felicemente quasi tutti i frutti della
riviera di Genova. Le terre di più importanza di que–
sto marchesato sono Dronero e Carmagnuola: quella
traffica con Provenza e vi si trovano mercadanti di
ferramenti e di bestiami assai ricchi, questa giace
quasi nel centro del Piamonte, e sì per la grossezza
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Lo stato sabaudo ricostituito
da Emanuele Filiberto nel 1575,
cinque anni prima della morte
del Duca e dopo il trattato di Rivoli,
alla morte di Vittorio Amedeo I,
nel 1637.
Lo scritto del Botero
rappresenta forse la più antica
delle relazioni scritte da Piemontesi
sul Piemonte
e popolo, come per la ricchezza e traffico, merita
l'onore e il nome di città. Né si debbano lasciar
Ravello, fortezza importante; Dogliani, terra d'ottimI
vini e per la quale passa una gran parte del traffico
tra il Piamonte e la riviera; Verzol, Manta, Pagni,
famoso per la bontà de' vini, e la ricca badia di Staf–
farda. Questo marchesato, con alcune terre di Pro–
venza poste di qua dall'Alpi, è stato unito a' tempi
nostri al Piamonte dal duca Carlo Emanuelle, con
che egli ha non tanto la quiete de' suoi Stati, quanto
la pace della Cristianità assicurato, perché con questa
aggiunta egli resta padrone di tutti i passi per
li
quali si può di Francia in Italia calare e il suo Stato
sgominare. Onde, se ben egli ha dato in contracambio
a' Francesi più terreno, ha però acquistato più forze
e più sicurezza
(U;).
Ma nel Piamonte, altra alle città,
vi sono forse ducentocinquanta terre murate, tra le
quali molte ve ne sono che di nulla cedono a buone
città. Quale è Biela, Chieri, Cuni, Susa, Avigliana,
Rivoli, Pinarolo, Moncalieri, Carignano, Racconigi,
Cherasco, Bene, Villafranca, Vigon, Pancalieri, Busca,
Barge, Giavenno, Savigliano, Ceva. Biela e Penarolo
stanno, quasi a un modo, sotto l'Alpi, divise in
Piazza, Costa, Piano; ma Biela è grandissima di giro
e nobile di edificii, tra' quali bellissimi sono i conventi
di San Girolamo e di San Domenico e di San Seba–
stiano; i suoi abitanti sono d'ingegno sottile, pro–
caccianti,
ad rem
attenti e che non si lasciano facil–
mente ne' loro contratti ingannare. Penarolo ha un
castello importante, che domina tutte quelle valli vi–
cine, e un territorio così ben avignato, che chi lo vede
non ha paura che gli debba mancare il vino. Vi si
fabrica gran quantità di panni. Chieri fu onorata da
Federico Barbarossa con titolo di "villa massima" ed
è veramente tale per la nobiltà delle chiese, conventi,
edificii d'ogni sorte e per la ricchezza degli abitanti,
procedente e dal terreno e dall'industria. Sonavi molte
famiglie nobili, molti mercadanti ricchi. Cuni giace
tra la Stura e il Gesso, da' quali fiumi corriva tanti
canali d'acque, che ne rende fertilissimo il suo con–
tado, di sua natura liggiero e sassoso. Abbonda di
castagni, tra' quali seminano il formento: così da un
medesimo luogo riccolgono due sostegni importanti
della vita umana, cioè castagne e grano; né gli man-