

Antonio Revelli
a)
Appare necessaria una preliminare
precisazione : un sacerdote può e deve
in quanto tale occuparsi dello sviluppo
tecnico? Sotto quali aspetti?
È
ovvio che non compete al sacerdote
un giudizio sulla validità delle tecniche
in ordine al loro fine specifico : l'effi–
cienza e la produttività. Tale giudizio
compete al solo tecnico.
Al sacerdote compete la riflessione sui
fatti e sui valori umani in ordine al Re–
gno di Dio : anche il valore « Tecnica»
dovrà essere visto in questa prospettiva.
Il problema si po trà allora esprimere
con una semplice espressione : «la te–
cnica è veramente "liberatrice"»? Per-
Il collegamento fra operazioni diverse,
implicito nell'automazione,
obbliga chi vi
è
addetto alla comprensione, non di una fase parcellare, ma del complesso.
E l'azienda deve perciò connettere la formazione
e l'aggiornamento del personale
con il progresso e con lo sviluppo tecnologico
ché solo l'uomo libero può essere vera–
mente e profondamente uomo religioso.
Non si chiede certo alla tecnica ciò che
essa non può dare: semplicemente si
vuoI ricordare come la tecnica «vale»
nella misura in....cui eleva,
«
libera» l'uo–
mo da condizionamenti che possano im–
pedire la piena espansione della sua per–
sonalità.
b)
È
noto come certi atteggiamenti
«
storici» di membri qualificati della
gerarchia ecclesiastica possano far seria–
mente dubitare della serenità con cui la
« Chiesa» possa aver guardato al pro,
gresso tecnico nel passato. Bisognerà tut–
tavia ricordare che con «Chiesa» non
si vuole intendere solo alcuni esponenti
gerarchici, ma
il
« Popolo di Dio », di
cui faceva parte, intimamente e profon–
damente credente, Galileo...
Certi atteggiamenti storici possono oggi
dirsi superati; oggi come allora permane
tuttavia una «tensione » tra la menta–
lità tecnica e la mentalità religiosa.
Lo spirito tecnico, abituato alla ricerca
ed applicazione di metodi e strumenti
precisi, adeguati allo scopo che si vuole
conseguire, efficienti al massimo, sarà
tentato di considerare alla stessa stregua
tutte le attività umane.
È
facile la ten–
tazione di dedurre, dalle scienze psico–
logiche e sociologiche, adeguate « tecni-
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