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Il contributo dell' industria torinese allo svilup–
po degli scambi italiani nel mondo
è
stato
notevole durante il
1967.
Non sono mancate le
preoccupazioni per la crisi economica tedesca,
oggi fortunatamente superata, per l'insufficiente
svilupp·o economico di alcuni Paesi europei, per
la crisi di Suez ed infine per le note vicende
monetarie tendenti a rendere meno competitivi
i
nostri prodotti su vaste aree economiche della
sterlina. La tendenza decelerativa nella doman-
da estera manifestatasi in alcuni settori minori
è
stata tttttavia compensata dalla dinamica ascen–
sionale di altri settori Più importanti apparte–
nenti soprattutto alla metalmeccanica. Pur non
avendo ancora a nostre mani dati statistici del–
l'esportazione torinese relativi al secondo seme–
stre
1967,
possiamo sin d'ora affermare sttlla
base di elementi attendibili, che il
1967
è
stato
un anno positivo per l'esportazione torinese, con
un consuntivo valutario che supera quello
del
1966.
Durante il
1967
i
torinesi hanno appreso con giusto orgoglio che la Fiat
è
balzata al primo posto in Europa fra le aziende
del settore ed è ora la quarta nel mondo dopo i grandi colossi americani. A fine anno l'Italia ha raggiunto l'ambito tra·
guardo di un milione e mezzo di autoveicoli e ne ha esportato oltre 400.000. Grazie al dinamismo nel lancio di nuovi
modelli e alla avanzata tecnologia l'industria automobilistica torinese si presenta con le carte in regola alle scadenze europee