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Moneta da cinque doppie

coniata a Cuneo durante l'assedio

di Carlo Emanuele

II,

del

1642

La lunga e complicata procedura di con–

segna dei materiali ex reali, iniziatasi

nel 1960, si concluse solo nel

1965,

con

la presa in carico degli ultimi materiali

giacenti a Palazzo Reale: fra questi il

quantitativo più rilevante era costituito

dai sigilli, dei quali si sta ora proce–

dendo ad una suddivisione approssima–

tiva per epoche in attesa che vecchi mo–

bili ari essi destinati, opportunamente

modificati, siano pronti e consentano,

con maggiore disponibilità di spazio, un

lavoro più minuzioso di lettura, siste–

mazione e classificazione.

Ordinamento definitivo

Contemporaneamente si trasferirono a

Palau o Madama, ricercandole con pa–

ziente lavoro nell'Archivio Fotografico

del Museo

-

e qui mi fu di valido

aiuto la collaborazione del collega dottor

Passoni

-

tutte le lastre riproducenti

materiale numismatico, che ora, unite

alle pellicole eseguite con il « Repro–

vit II

»

in dotazione al Medagliere, co–

stituiscono un archivio fotografico au–

tonomo, che, grazie ad un opportuno or–

dinamento, alla schedatura dei singoli

pezzi fotografati ed alla suddivisione

delle schede e delle copie fotografiche

(su album) per argomenti, consente di

rintracciare in brevissimo tempo la la–

stra o la pellicola in cui un pezzo è ri–

prodotto.

Di pari passo con questi lavori si è pro–

ceduto:

a) all'ordinamento definitivo ed alla

classificazione

-

ma manca ancora la

schedatura che impone la descrizione

minuta della moneta con tutti i dati atti

ad identificarla

-

secondo i testi più

moderni o più in uso, di tutte .le mo–

nete repubblicane ed imperiali romane

fino a Probo (monete che appartenen–

do di massima alle due raccolte statali

erano assolutamente prive di qualsiasi

classificazione o, nel migliore dei casi,

classificate con testi ormai antiquati);

b) alla redazione degli inventari delle

serie più importanti della collezione Ci–

vica (con conseguenti controlli, aggior–

namenti dei cataloghi-inventari interni

e talora anche schedature)

(5) ;

c) alla sistemazione, ormai in stadio

avanzato, delle medaglie (con necessi–

tà di annotarsele una per una onde po–

terle agevolmente rintracciare prima che

siano pronti i repertori alfabetici per

incisori e per personaggi, cui si potrà

porre mano solo a sistemazione ulti–

mata);

d) a sbrigare la corrispondenza ed a sod–

disfare tutte le richieste degli studiosi

(con l'esecuzione di calchi e fotogra–

fie

-

corredati di pesi, posizione dei

coni e classificazioni

-

tutti compiti

che, per la delicatezza della materia e

la mancanza di personale specializzato

gravano, più che sulle mie spalle, sul

mio tempo) nonchè ad assistere e se–

guire, con fare amabile ma senza mai

perderli di vista, gli stessi in visita di

studio al Medagliere;

e) e infine ad esaminare le monete di

tutti coloro che, a seguito delle mostre

da noi organizzate o di qualche risve–

glio degli interessi numismatici, si pre–

sentano con i loro presunti tesori per

avere un responso,: se spesso, interrotti

nel corso di un lavoro che richiede par–

ticolare attenzione, si sarebbe tentati di

respingere queste persone dichiarandosi

impegnati, allo scrupolo per la scortesia

si somma la speranza che l'ignaro vi–

sitatore possa davvero mostrarti un pez–

zo eccezionale mancante alla raccolta e

si finisce per cedere. I n realtà questa fe–

lice evenienza si è realizzata due o tre

volte in tutto, ma ci ha permesso di

entrare in poSsesso di pezzi eccezionali,

quali le due rarissime monete di Cam–

pi (qui illustrate), un ripostiglio di ben

settecentoquarantacinque denari della

tarda repubblica romana con pezzi di

splendida conservazione e di notevole

rarità (si veda il denaro di Antonio e

Cleopatra, pure riprodotto) cui potrem–

mo aggiungere i tre medaglioni romani

donati, insieme ad un rarzsszmo denaro

di Bonoso, dal compianto Senatore in–

gegner Giuseppe Mazzini, già membro

del Comitato Direttivo, in segno di ri–

conoscenza per il dottor Viale, che aven–

do tanti anni prima indirizzato a lui

l'ignaro offerente, presentatosi al Mu–

seo, gli aveva reso possibile lo straordi–

nario acquisto

(6).

A questa attività, niente affatto appa–

riscente, si è affiancata quella assai più

nota, che ha portato all'acquisto di pezzi

di notevole e talora eccezionale rarità ed

interesse a complemento delle serie

più ricche delle raccolte (sabauda, ' pie–

montese, romana e bizantina) alle qua–

li si

è

deciso di riservare, per ora alme–

no, la totalità dei fondi disponibili; e

le cifre parlano: nei nove anni di vita

del medagliere sono state acquistate due–

milanovecentosettantasette monete, per

una spesa di sessanta milioni circa.

A queste si sono aggiunti i doni, ul–

timo dei quali, in ordine di tempo ma

non d'importanza, quello delle mar–

chese Pallavicina, più oltre ricordato.

Cultura numismatica

Anche nel campo della divulgazione del–

la cultura numismatica e storica qualco–

sa, ma non abbastanza, è stato fatto; e

molto di più si conta di fare in futuro,

quando l'ordinamento del materiale sa–

rà in uno stadio più avanzato e conce–

derà maggior tempo allo studio, permet–

tendo di approfondire volta a volta gli

argomenti trattati: si ricordino le espo–

sizioni numismatiche in seno alle mo–

stre «Italia

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»

e «Mostra del Baroc–

co Piemontese» nonchè la grande Mo–

stra del Medagliere nel novembre 1964,

tutte corredate di catalogo e miranti a

far conoscere ai torinesi ora, soprattut–

to, l'importanza della moneta come do–

cumento storico, ora il suo valore come

testimonùmza artistica. A queste ne se–

guirà, entro l'anno in corso, un'altra, cui

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