

DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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alto del versante settentrionale (volto a Sud), di boschi e pascoli su quello
meridionale (volto a Nord). Riceve ampii e lunghi valloni da Nord, di
Sagnas dal Corno Bianco (m. 2883), di Suit, di Vercellina dal colle della
Crocetta (m. 2836), d’Unghiasse dalla Cima d’Unghiasse, dalla Bellagarda
(m. 2959) contenente tre laghi del complessivo sviluppo superficiale di
chilometri quadrati 0.31, del Leone dal M. Bessun (m. 2908), di Vonzo
dalla Bellavarda (m. 2345), di Lities dalla Bellavarda, di Balmassa
dalla Rossa (m. 2319), di San Giacomo da un contrafforte divisorio col
Tesso; quelli di Vonzo ed inferiori sono a pascoli fino al sommo. Dal Sud
riceve, i valloni di Trione tra la Roussa (m. 2812) ed il Carro (m. 2548),
di Migliere dal Doubìa (m. 2465) ed altri piccoli dal colle d’Attia
(m. 2078), dal M. Pellerin (m. 1850) sino a Santa Cristina (m. 1340),
estremo dello spartiacque colla valle di Ala. La media larghezza di questo
tratto di Valle Grande è di 6.8 chilometri. Sotto a Procaria la valle scende
a Pessinetto (m. 588) ed alla confluenza della Stura di Viti (m. 510) a
Sud Est per chilometri 5.7. La pendenza di questo tratto riuscirebbe
come segue:
Confluenza Stura d’A i a ................................................alt. m. 621
»
» di V i ù ................................................
»
510
Dislivello...........................................................................
»
111
Sviluppo in lunghezza.....................................................
»
5700
Pendenza media................................................................
1.94 p. %•
La larghezza media è di 5 chilometri. Da Nord riceve piccolissimi e
ripidi valloni scendenti da Chiaves e Sant’Ignazio (m. 910), essendo poco
elevato, arido il contrafforte divisorio dal Tesso. Ma da Nord riceve l’ampio
vallone di Mezzenile ad ampii pascoli e rigogliosi boschi scendente dal
Monross (m. 2335) e dall’Uja di Calcante (m. 1615) sullo spartiacque colla
Stura di Viù: il valloncino di Traves scendente ancora dall’Uja di Cal
cante.
Sotto alla confluenza della Stura di Viù la valle si restringe e descrive
un arco di cerchio dirigendosi sotto a Germagnano a Nord Est sino al
ponte del Diavolo (m. 445), ove isbocca in pianura appena ricevuto il tor
rente Tesso. La lunghezza del tragitto è di metri 5600 e la pendenza per
questo tratto riuscirebbe dell’ 1.16 p. % : la larghezza media si è di 2 chi
lometri. La valle qui è chiusa tra l’estremo dello spartiacque col Tesso a
Lanzo (m. 540) e l’estremo della digitazione settentrionale dello sparti
acque Stura-Dora Riparia. Aridissima sui fianchi presenta belle praterie
a Germagnano (m. 490), nel rivo Upia sotto a Lanzo.
A valle del ponte del Diavolo riceve la Stura il contingente della valle
del Tesso; valle duplice di Monastero e Coassolo che si origina dall’An-