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•e grafite ed antracite. Qui cade acconcia una osservazione ; i terreni

car­

boniferi

ben caratterizzati formano un limite netto e deciso alle rocce

arcaiche superiori;

ma tutta la massa di queste dovrà riferirsi esclusi­

vamente al

laurenziano superiore

ed all

'huroniano?

Non mancano alla

parte superiore rocce eminentemente schistose, filladiche, alluminose, gra­

fitoso come al Fréjus, non mancano certi schisti micacei a grana finis­

sima, fissili ad alto grado, che potrebbero funzionare o come il piano

filladico,

che secondo alcuni geologi è l’ultima rivelazione, la copertura

d&Warcheano superiore,

secondo altri deve formare la base del

cam­

briano

sotto il nome di

schisti azoici;

sono dell’

arcaico,

ovvero del

cam­

briano?

Possiamo noi dire che la parte superiore dello rocce

arcaiche

non rappresenti invece il risultato di un metamorfismo di rocce

paleo­

zoiche

dal

cambriano

al

carbonifero?

Dobbiamo noi ammettere una

lacuna così grande per cui manchino il

cambriano,

il

siluriano

ed il

devoniano

nelle nostre rocce alpine?

Nello attuale stato delle nostre cognizioni non è possibile rispondere

a tale quesito; mancano i fossili, criterio infallibile per la determina­

zione cronologica dei terreni; la cristallinità per metamorfismo ha invaso

questi terreni misuranti migliaia di metri di spessore, ed invase anche

terreni più recenti, che cionondimeno sono determinabili colla scorta di

altri criterii, epperò conviene per ora ritenere come

laurenziane supe­

riori

ed

huroniane

le varie rocce

arcaiche superiori,

della

zona delle

pietre verdi, prepaleozoiche,

le cristalline

recenti.

Ma non solo coi terreni del Canadá troviamo in corrispondenza le

nostre rocce

arcaiche superiori.

Citiamo i marmi saccaroidi dei Pirenei

« nella stessa catena i micaschisti del lago d’Oo, i micaschisti ad an-

dalusite e granati di Cannes sul Mediterrareo, i calcari cristallini dei

Vosgi per la Francia. Sono ancora corrispondenti il gneiss

erciniano

ed

i micaschisti

erciniani

(

filladi, schistiti, urthonschiefers)

di Baviera, la

calotta schistosa (

Schieferhiille

) delle Alpi austriache, le granuliti gra­

natifere dell’Erzgebirge, le leptiniti con gneiss, schisti amfibolici, ser­

pentine, dioriti del Mittelgebirge ; le formazioni analoghe in Boemia,

le leptiniti, con micaschisti, gneiss amfibolici, eclogiti di Norvegia, il

piano

dimeziano,

il piano

arvoniano,

ed il piano

pebidiano

(Hicks) in

Gran Brettagna.

A riguardo poi della genesi delle rocce cristalline della

zona delle pietre

verdi

militano, per ritenerle di origine sedimentario-metamorfica, quelle

ragioni istesse che già abbiamo riferite per la genesi del gneiss

centrale

e delle rocce equivalenti; almeno ciò riesce evidente per noi per la

grande maggioranza di esse rocce cristalline, quelle decisamente stra­

tificate, gneiss

recenti,

micaschisti, calcescisti, calcari in banchi. Al­

DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO

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