

del Luganese che si trovano in condizioni assai diverse da quelli da noi
studiati in valle Chiusella e valle d’Aosta. In uno studio da noi fatto
nel 1884 sui graniti di Baveno e di Montorfano, non ci siamo pronun
ciati sulla genesi di esse masse granitiche, pur manifestando con argo
menti la nostra propensione a considerarle di origine sedimentaria me
tamorfica : lo stesso facciamo ora pei graniti esterni nel campo attuale
di studio, come quello di Belmonte, e per le rocce cristalline massicce
magnesiache che alla falda alpina (lherzolite, eufotide, diorite, serpen
tina) ed al limite Ovest (eufotidi, serpentine, diorite variolitica) seguano
quasi il limite della
zona delle pietre verdi
, cioè mantenendo per esse
una propensione a considerarle sedimentarie metamorfiche, appoggian
doci sugli argomenti già esposti, non crediamo opportuno pronunciarci
in modo decisivo.
Qui è il posto di un’altra considerazione a riguardo delle eufotidi,
serpentine e dioriti sui limiti della zona, rocce che vi acquistano un
carattere massiccio a struttura granitica. Le serpentine esterne sono d i
verse dalle serpentine interne della zona, queste sono decisamente in
istrati o masse lenticolari, intercalate concordemente a veri strati di
altre rocce, quelle in masse non stratificate in modo evidente; le interne
non sono che eccezionalmente diallagiche, le esterne frequentemente dial
agiche o bastitiche, quelle di rado in rapporto con lherzoliti come queste,
giacché le lherzoliti sono preferibilmente nella parte esterna della zona;
le interne in genere granulari finamente o compatte, le esterne general
mente frammentarie scagliose, le interne in rapporto con minerali ferriferi,
le esterne con minerali di rame preferibilmente : un complesso di caratteri
separa le serpentine interne, che chiamiamo
alpine
, dalle esterne che
riproducono i caratteri delle serpentine
appenniniche
ritenute molto più
giovani. Laondechè lasciando per ora sussistere le conclusioni esposte in
precedenza possiamo emettere il dubbio che le serpentine esterne pro
babilmente derivanti da epigenesi su pirosseni (diallaggio, enstatite) e
peridoto non siano da inglobarsi colle interne, sia per posizione nella
serie cronologica dei terreni, sia per il modo di origine: è un dubbio
che emettiamo, non risolviamo per ora, in attesa di argomenti conclu
denti in prò dell’una o dell’altra opinione.
Le dioriti interne hanno caratteri anch’ esse diversi dai caratteri di
quelle esterne, così la diorite variolitica del Monginevro ricorda certe
rocce appenniniche, che dai geologi si ritengono per più giovani che non
le
arcaiche.
Le eufotidi che compaiono verso l’esterno della zona tanto
ad Est che ad Ovest presentano carattere che ricordano le eufotidi appen
niniche; le lherzoliti, da cui pare provengano le serpentine esterne, sono
anch’esse rocce esterne, almeno per massima parte ; non è però da dimen
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
167