

2 0 4
PARTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA
tina scagliosa frammentaria, cui sovrasta una massa di gesso impuro, ter
roso; la serpentina passa a schisti serpentinosi talcosi verdi ai quali si
appoggiano immediatamente carniole ed i calcari brecciati, compatti e se
micristallini, portoriformi del Chaberton. Il Gastaldi citò una interposizione
tra le serpentine e le rocce
triasicìie
di rappresentanti del
carbonifero,
ma di ciò non siamo persuasi non avendo trovato sul colle del Chaberton
e sotto di esso che o lembi quarzitici in isfacelo,
trias
probabilmente,
ovvero calceschisti arenacei sbucanti a striscie nei numerosi spostamenti
delle masse calcari e simulanti alla lontana un grès antracitifero a carat
teri confusi. Più ad Ovest crediamo che nel vallone delle Baisses debba
ascriversi al
carbonifero
una roccia micacea a noduli quarzosi schiac
ciati, molto analoga a quella già segnalata in principio della Valle Stretta
nella sezione sesta. Meno che nella potente massa calcare del Chaberton
ivi dal Monginevro pel vallone delle Baisses al confine il
trias
(calcari,
gessi, carniole, e scarse quarziti) è spezzato in liste dirette Nord-Sud,
spostate, per cui dalle lacerazioni si rilevano le rocce sottostanti cal
cescisto e rocce
carbonifere.
Notata la corrispondenza tra le rocce dell’alta valle di Susa e quelle
tra il M. Viso e la Pointe Mary descritte dallo Zaccagna, sarà bene
ritorniamo alquanto sul tratto della sezione sesta da Bardonecchia a Sud
del Tabor.
I
calceschisti con scarse lenti di serpentino ed anche di oficalce termi
nano visibilmente al Pian du Col e vi si addossano immediatamente i
calcari
triasici
con gessi e carniole (
trias inferiore
), ai quali si sovrappon
gono calcari varii brecciati, fossiliferi, probabilmente del
trias medio:
le
masse calcari sono anche qui spezzate in lembi più o meno cospicui disposti
longitudinalmente da Sud a Nord ; l’assieme della formazione in 7 alle
Stretta accenna ad una inclinazione ad Est e la ragione sta nel fatto
che nel fondo e sottostante si manifesta una gobba depressa di rocce più
antiche rilevantisi nella lacerazione con spostamento e divaricazione dei
calcari, sempre piìi aperta quanto più saliamo ad Ovest. Al complesso
triasico
si aggiungono in Valle Stretta le quarziti bianche benissimo
rappresentate nel bacino dei laghi sotto il Tabor. Alle quarziti del
trias
sottostanno altre quarziti grossolane passanti ad anageniti talcoidi a granuli
quarzosi rosei, bianchi, scuri. Per quanto dobbiamo procedere con massima
prudenza, noi non siamo alieni dall’ammettere queste anageniti come rap
presentanti del
permiano,
come, pare, opina lo Zaccagna, che ebbe campo
di studiare molto bene il
permiano
delle
Marittime
e lo rinvenne cogli
stessi caratteri nei monti a Sud Ovest del M. Viso. Al
permiano
ascri
veremo ancora la formazione limitata degli schisti quarzo-talcosi delle
miniere di ferro ematitico, sopra le Grangie di Valle Stretta, e con una