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PARTE II — DESCRIZIONE GEOLOGICA

sul nostro versante calceschisti

triasici,

i famosi

schistes lustrés,

noi in­

sistiamo sulla cristallinità caratteristica di quelli del Crammont che-

indubbiamente li accomuna con quelli, che, frammezzati ad altre rocce

cristalline, appaiono nelle formazioni indiscutibilmente

arcaiche ;

e qui

la concomitanza di serpentine, rocce amfiboliche, gneiss e veri mica­

schisti mette per noi fuori di dubbio l

'arcaicità

di questi schisti cal-

careo-quarzoso-micacei inglobati nel

trias.

Lo stesso modo di alterazione

e la spugnosità che ne risulta riproduce fatto identico che si verifica in

altri luoghi in piena

sona delle pietre verdi,

in Yalgrisanche per esempio

ed in vai della Cliiusella. Lo spessore enorme di questa massa e il riprodursi

a Sud Est ed a Nord Ovest di alcune forme speciali petrografiche indica

il ripiegamento di essi schisti calcarei, ma non in sinclinale sibbene in

anticlinale, spezzato e ribaltato a Nord Ovest. I calcari marmorei che

s’intercalano e si sviluppano sui due versanti non sono diversi da quelli

che s’incontrano ad ogni piè sospinto nelle rocce

arcaiche superiori,

così

pure dicasi degli straterelli quarzosi, vere quarziti. Una volta tolti dal­

l ’arcaico questi calceschisti e portati nel

trias

non si avrà più limiti

nella

triasiftcazione

di tante altre rocce alpine ed appena ne andreb­

bero esenti i terreni

carboniferi

e gli

arcaici inferiori.

Non abbiamo veduto il Gerlach inglobare nel

trias

ed anche nel

lias

certe rocce quarzose e cristalline di Valtournanche e vai d’Ayas solo

perchè presentavano carniole, quarziti e calcari lastriformi, che in via

troppo assoluta si facevano rappresentanti del

trias ?

Che ne avverrebbe

se ovunque trovansi carniole e gessi e quarziti ivi si dovesse riconoscere

il

trias ?

Per il

carbonifero

poi la sovrapposizione concordante alle rocce

ar­

caiche

sulla destra della Dora della Thuille fu riconosciuta dal Favre

e dal Lory per quanto essi la interpretino anormale ; questa concordanza

è negata dallo Zaccagna. Se noi rimontiamo il vallone del Rutor non

possiamo a meno di osservare che dalla regione delle cascate in su i

banchi di conglomerato

carbonifero

si rialzano a Sud Est; contro la

Tour Tigliet in lembo di schisti

antracitiferi

poggia sull’arcaico im­

mergendo a Nord Ovest, e tale disposizione più o meno evidentemente

si mostra in generale in quella regione. Verso il basso, cioè verso la

Dora, abbiamo un principio di rovesciamento che più si accentua sulla

sinistra della Dora Baltea procedendo verso il Gran San Bernardo. 11

conglomerato per noi è realmente e normalmente

superiore,

quantunque

il Favre lo faccia

inferiore,

alle altre forme litologiche delle formazioni

carbonifere,

i grès e gli schisti; ricordiamo a tale riguardo che nel

giacimento

antracitifero

di Monfieis sopra Demonte la successione delle

rocce è molto evidente nel seguente modo: