

superiori
in immediato rapporto colla massa protoginica del M. Bianco;
questo sinclinale perde la sua disposizione a
ventaglio rovescio
in rispon
denza della Grande Jorasse e del M. Rouge, e diventa sinclinale ribaltato
coi lembi appoggiati al protogino immergente con forte inclinazione a
Sud Est e ad Est Sud Est; non involgente però la massa protoginica come
allo estremo Sud Ovest, ma interrotto. Nell’attribuire all
’arcaico superiore
i calcescisti cristallini Grand Golliaz-M. Cormet, Crammont-M. Léchaud
noi siamo in disaccordo col Lory, col Favre, col Gerlacli, collo Zaccagna,
che li riferiscono al
trias;
abbiamo già esposto come a questa conclu
sione ci condussero la evidente identità di caratteri tra questi calceschisti
cristallini, con strati di quarziti, con banchi e lenti di calcari marmorei,
con serpentine, amfiboliti, pietre ollari, micaschisti e gneiss (Torvera di
Broglio), con rocce che abbiamo avuto tante occasioni di incontrare in
piena
zona delle pietre verdi;
i calceschisti
arcaici
di vai Susa, di tante
regioni di valle d’Aosta, e di tante altre località, non si distinguono
affatto da quelli in questione, e fino a che non intervengano prove pa
leontologiche in contrario o si spieghi in modo conveniente la presenza
di rocce verdi, noi siamo d’opinione che sulla scorta delle analogie pe-
trografiche debbano ritenersi
arcaici.
D ’ altronde la tettonica di quei
monti si presenta assai semplice mantenendo
l'arcaicità
di questi cal
ceschisti, mentre per farne del
trias
tutti gli egregi geologi summen-
tovati sono obbligati a ricorrere a diverse e svariate complicazioni stra
tigrafiche che presentano fianco a forti obbiezioni e sono lungi dall’essere
provate. Del resto dalla discussione nasce luce e quando essa sia fatta
in modo evidente non saremo noi a chiudere gli occhi per non vederla.
Per le rocce cristalline di M. Chétif, M. de la Saxe e Bernada siamo in
disaccordo col solo Zaccagna, ed ora torna inutile ripetere quanto espo
nemmo in contraddittorio alle sue vedute sulla
permicità
di dette rocce.
Si potrebbe obbiettare a noi questo rapido variare di caratteri nelle rocce
arcaiche
dal Rutor e dal Gran S. Bernardo al Crammont, al Grand Golliaz,
al M. Chétif ed al M. de la Saxe, al bacino del Miage ; ma non havvi
geologo che siasi occupato di rocce verdi delle formazioni
arcaiche su
periori
che non sia preparato ai più forti e rapidi cambiamenti nella
natura petrográfica di tali formazioni, veramente proteiformi, e non tra
regioni distanti, ma in tratti di regione vicinissimi tra loro ; una carta
geognostica di queste formazioni, anche in grande scala, ci presenterebbe
una miscela, un intreccio estremamente varicolore e di macchie, striscie,
filettature, zone variamente colorate, ove ad ogni forma petrográfica di
versa di costituzione mineralogica si assegnasse una diversa tinta ; e non
siamo noi certamente che ci meraviglieremo di tale rapido cambiamento
nella regione studiata.
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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