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PARTE li — DESCRIZIONE GEOLOGICA
parere, che è anche quello del Favre, molto ridotta, fascia le rocce
ar
caiche
di M. Chétif e M. de la Saxe alle basi dell’uno e dell’altro ver
sante, sotto forma di una dolomia cristallina; la quale compare ancora
a tratti in basso della massa protoginica del M. Bianco. Finalmente ab
biamo nel sinclinale di vai Veni e di vai Ferret i terreni
giurasici
già
descritti
in struttura a ventaglio rovescio
nelle inferiori porzioni delle
due valli ed in sinclinale ribaltato più a monte. Questi terreni ampia
mente sviluppati verso il colle Ferret vanno assottigliandosi grandemente
verso il colle della Seigne passando a Nord Ovest delle Pyramides Cal
caires. È inutile aggiungere che sono stati potentemente abrasi dalle
azioni denudatrici posteriori, per cui solo a lembi appaiono risponden
temente al
thalweg
ed ai versanti delle due valli originarie della Dora
Baltea.
Le formazioni incluse nei sinclinali rimangono assai ben distinte quando
si interpongono anticlinali
arcaici;
dove questi mancano, si addossano e si
comprimono le une contro le altre, e tenuto poi anche conto del fatto
che in genere vanno via rendendosi più sottili verso Nord Ovest, formano
delle zone complesse stipate in spazi rispettivamente più ristretti e la
distinzione tra le varie formazioni riesce meno facile e ciò anche per le
analogie petrografiche fra i terreni
carboniferi
,
triasici
e
giurasici.
Ma
nel clinale del col Ferret e in quello della Seigne appaiono più o meno
ampiamente rappresentati i diversi terreni, salvi forse quelli di monte
Chétif e di M. de la Saxe e quelli
carboniferi
quasi o completamente
sfumati.
E ciò risulta meglio dallo esame delle annesse sezioni. Non crediamo
che profondamente e sempre si verifichi quella teorica regolarità nei
terreni
arcaici
e
carboniferi
quale dovrebbe rispondere al concetto tet
tonico che abbiamo esposto, e che ci pare il più semplice e naturale,
giacché i movimenti ripetuti e le denudazioni devono avere modificato
a più riprese l’aspetto delle formazioni. Intanto noi dobbiamo alla energia
delle spinte verificatesi, allo assottigliarsi delle formazioni il ripetersi
delle pieghe, il loro comprimersi vicendevole, il loro ribaltare. È inne
gabile che varii movimenti si verificarono di emersione ed affondamento
parziali, epperò l’assetto attuale è il risultato di spostamenti avvenuti
in tempi diversi nelle masse. Una emersione può essere avvenuta dopo il
periodo
carbonifero,
per cui le rocce corrispondenti devono essersi appog
giate ai terreni
arcaici
anch’essi sollevati ; ma successivo parziale affonda
mento in canale ha permesso la deposizione del
trias
, ed un altro anche
più localizzato successivo a quella del
giurasico,
fino a che movimenti
posteriori più energici hanno portato alla
struttura a ventaglio
ed alla
costituzione degli anticlinali e dei sinclinali. Il movimento veramente de