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Le porzioni inferiori delle due valli vengono limitate da un vallone,

tomba

di Chécouri o Terres Noires per vai Veni,

comba

d’Armina per

vai Ferret, oltre il quale cessa la disposizione a piega rovescia, normali

entrambi questi valloni alla direzione degli strati. Sul versante Nord

Ovest i limiti a questa condizione stratigrafica sono dati da protendimenti

rocciosi del M. Bianco per vai Veni, della Grande Jorasse per vai Ferret.

Il protendimento di M. Fréty alla confluenza delle due valli non è

protoginico, ma sibbene di rocce

secondarie,

ivi conservatesi per ciò che

non soffersero gran che dalla azione erodente di grandi masse glaciali,

ciò per queste ragioni: 1° per ciò che ivi la depressa catena del M.

Bianco dà scarsi e piccoli ghiacciai; 2° per il verificarsi quivi della

confluenza delle masse glaciali da Nord Est e da Sud Ovest durante

il

periodo glaciale

, ed in questo angolo di confluenza l ’azione erosiva

era molto minore.

Nella parte superiore di vai Veni le diverse zone petrografiche si di­

rigono tagliandola molto obliquamente; così la zona

giurasica,

molto

ristretta, giunge al clinale del colle della Seigne per il valloncino a

Nord Ovest delle Pyramides Calcaires priva di struttura a

ventaglio

rovescio ;

la zona

triasica

passa ai chàlets premiers de l’Allée Bianche

per le Pyramides Calcaires e giunge anch’essa al clinale della Seigne.

La zona dei calceschisti forma tutto il versante Sud Est dei bacini

Combai ed Allée Bianche. Le conseguenze di questo andamento sono:

1° la parte alta dell’Allée Bianche è valle di erosione obliqua allo anda­

mento delle zone, e questa obliquità noi consideriamo come dovuta alla

azione erodente del ghiacciaio antico invitato nella sua discesa a man­

tenere una direzione determinata da Sud Ovest a Nord Est dalla dire­

zione stratigrafica di vai Veni; 2° l’inflettersi delle diverse zone ad Ovest

Sud Ovest e ad Ovest ha determinato l’incurvarsi della estrema supe­

riore porzione della valle, discendendo il torrente originario da Ovest

ed anche Nord Ovest dall’Aiguille d’envers les Mottets. Gli ampii val­

loni scendenti dalla catena del M. Bianco rispondono ad originarie la­

cerazioni nelle rocce cristalline; epperò sono vere

chiuse

, più o meno

vicine alla normale, alla direzione degli strati; essi si allargano in alto

per le piccole

eombe

originarie superiori correnti fra strati e strati. Il

bacino del ghiacciaio del Miage può considerarsi come una grande

comba

tra le rocce cristalline che ivi si appoggiano alla sotto giacente massa

protoginica, quantunque sembri correre normale alla direzione degli

strati che quivi scavalcano in anticlinale spezzato e ribaltato la nomi­

nata massa protoginica.

Passando ora all’alta vai Ferret non abbiamo più quella forte devia­

zione delle zone petrografiche per cui queste, provenienti da Sud Est

B

are tti

,

Geologia delh prov. di Torino.

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DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO

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