

ed i terreni
arcaici
fascianti il protogino, ed i
giurasici
dall’altro, com
paiano in vai Veni e vai Ferret schisti neri attribuibili al
carboni
fero
;
se ciò non è certo pel versante italiano lo è invece pel versante
francese, il quale, sia detto per incidenza, riproduce sostanzialmente i
caratteri tettonici ed i terreni del versante italiano; il minore sviluppo,
anzi diremo dubbioso, del
carbonifero
in rapporto coll
'arcaico
di vai Veni
e vai Ferret potrebbe esser dovuto ad abrasione avvenuta di questa for
mazione od a mascheramento di essa per parte del
giurasico
dejtostosi
posteriormente. Del resto là ove mancano i capisaldi delle rocce cristal
line
arcaiche
a separazione, a distinzione, riesce oltremodo difficile il
rinvenire gli schisti
carboniferi
nella grande massa di altre rocce schi
stose, alluminose o allumino-talcose nere o scure
mesozoiche.
Nel sin
clinale la Thuille-col Fenétre troviamo un allineamento di lembi
triasici,
quarziti, calcari del tipo Villanova, gessi, carniole in posizione anormale,
però non sempre, giacché al colle Finestra il
trias
in questione occupa
il mezzo del sinclinale
carbonifero
fortemente compresso e ribaltato a
Nord Ovest. Questi lembi ora appoggiano discordanti sul
carbonifero,
ora sull’arcaico non lungi però dalla linea di interruzione del
carboni
fero
sulle falde salenti allo anticlinale Crammont-Léchaud, e M. Cormet-
Grand Golliaz; essi rappresentano lembi del
trias
occupante il sinclinale
Dolonne-Cbapy, che situati prima sulla curva deH'anticIinale interposto
scivolarono in basso frantumandosi in porzioni più o meno sviluppate,
precisamente come in vai di Susa vedemmo il
trias
in lembi dispersi
ad Est lungi dalla massa principale pei movimenti sopravvenuti ripetu
tamente nelle masse montuose; analogamente si trovano dispersi i lembi
triasici
di vai Grisanche e di vai di Khémes. Nel sinclinale (Jrammont-
M. Chétif ed in quello M. Cormet-M. de la Saie si annidano sul
carbo
nifero
e sull’arcaico i terreni
triasici
,
rappresentati da calcari del tipo
Villanova, calcari diversi, conglomeranti calcarei, calcari alcuni cristal
lini, quarziti, gessi, carniole, schisti grigi o giallastri. Nel vallone di
Dolonne esistono due masse gessose, inglobanti altre forme petrografiche;
ma ben dice lo Zaccagna che non convien prendere i gessi nella loro
posizione come criterii di ordinamento e sottodivisione, giacché essi pos
sono esistere o non, or qui or là, a seconda si trovi il materiale gessi-
ficabile, e s’incontrino le condizioni volute per la gessificazione. Noi ci
contentiamo almeno per ora, di constatare l’annidarsi in quel sinclinale
del
trias,
che ridotto, compresso, e sempre ribaltato segue a Sud e Sud
Ovest fino al colle della Seigne formando le Pvramides Calcaires da
un lato, ed a Nord Est per la comba Chapy, il Tronche Blanc fino al colle
Ferret, nè parci possibile per ora lo scindere quella massa di terreni
varii, sconquassati in piani diversi del
tnas.
Questa formazione a nostro
DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO
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