

DELLA PROVINCIA DI TORINO
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alcune di esse non sono utilizzabili per ciò che formate di acque in
quinate da materie organiche putrescenti; queste lenti dovrebbero nel
caso esaurirsi completamente; esse rappresentano masse di acqua che
per circostanze speciali, dovute allo intoppo della diga rocciosa, si tro
varono sottratte al continuo deflusso, rimasero ferme, stagnanti, quindi
passarono allo stato di acque marcie, non rinnovate e vivificate, quasi,
diremmo, di
acque fossili.
Aggiungeremo ancora come sotto alla
morena profonda
e sopra al
diluvium recente
trovansi frequentemente ghiaie fine, sabbiose, che rap
presentano l’avanguardia di alluvioni
glaciali
che il ghiacciaio inviava
avanti a mezzo delle acque di fusione de’ suoi ghiacci dilavanti i ma
teriali
morenici
di fresco accumulati; di queste alluvioni
glaciali
se ne
possono trovare sotto e sopra alla
morena profonda
rispondenti al pe
riodo di avanzamento ed a quello di represso del ghiacciaio scoperte da
morena profonda
nell’ ultimo caso ; possono anche aversi alternanze di
alluvioni
glaciali
e
morena profonda
quando si ebbero alternative in
progresso e regresso; fatti che favoriscono la costituzione di falde acquee
sovrapposte.
L’erosione
glaciale
a valle di Avigliana ha messo in evidenza sui
fianchi della valle tra Avigliana, Eosta, la stretta di Alpignano, Casel-
lette, Camerletto e Rivera, dei lembi residui scoperti del
diluvium an
tico
ricoperto dal
morenico
, con o senza alluvioni
glaciali;
ovunque dal
materiale
diluviale
, non dal
morenico
abbiamo comparsa di sorgenti ; in
I
morenico,
se non in isfacelo, abbiamo solo scoli superficiali.
La costruzione di pozzi tra Avigliana ed il lago Grande ha messo in
evidenza la stessa successione, mancando per altro le alluvioni; cioè,
materiale
morenico
vario, in isfacelo,
morena profonda
con massi,
. ghiaie fine di alluvione
glaciale, diluvium antico
a base di ciottoli
f gneissici, cioè della valle del Sangone.
Nel 1885 un violento trabocco di acque dall’interno allo esterno diede
origine ad uno scoscendimento della sponda destra del lago Piccolo;
allora noi fummo interpellati sulle cause geologiche del fenomeno.
Riconoscemmo a mezzo di tubi infissi fino a 14 metri di profondità
l’esistenza superficiale di alluvioni
glaciali
poi del
morenico
in isfacelo,
•.
poi del
morenico profondo
impermeabile, indi nuovamente di alluvioni
>
glaciali
sabbiose, poi del
diluvium ;
i tubi infissi appena oltrepassato
/ il pavimento di
morena profonda
diedero acqua con gran forza saliente.
Un pozzo profondo di 15 metri, cioè scendente sotto alla
morena pro
fonda,
durante il fenomeno in questione diede uscita ad una forte co
lonna di acqua. Da tutto ciò noi potemmo trarre la conclusione che
tutto il bacino dei laghi è pavimentato da
morena profonda,
la quale,