Table of Contents Table of Contents
Previous Page  555 / 762 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 555 / 762 Next Page
Page Background

DELLA PROVINCIA DI TORINO

531

menti di eufotide, lherzolite e serpentina stanno a costituire un

dilu­

vium antico

speciale della valle, ed occupano la valle da Rosatto allo

sbocco formando piani inclinati risalenti sul versante sinistro, sul quale

stanno gli abitati più importanti. Il fondo valle è percorso dal torrente

Casternone a regime veramente ed esageratamente torrentizio, creatore

di alluvioni molto grossolane; è alimentato da fusione di nevi e da

sorgenti. Sono poco utilizzate le sue scarse acque ad irrigazione dei ter­

reni vallivi.

Un suo piccolo cono di deiezione

recente

si allunga fino al ponte del

Violino sulla strada Druent-Rubianetta ; il corso attuale del Casternone

è appunto tra il cono di deiezione della Dora Riparia ed il suo speciale

cono di deiezione al termine del quale si versa nella Ceronda. L’oro­

grafica direzione della valle invierebbe il Casternone all’Est Sud Est verso

la Dora Riparia, e, supposto sgombro il piano dai materiali di deiezione,

obbedendo alla doppia pendenza della valle originaria e della valle del

Po è all’Est Nord Est che dovrebbe dirigersi questo torrente; ma l’in­

toppo prodotto dai materiali deietti dalle valli finitime lo obbligano al­

l’attuale direzione. Gettandosi nella Ceronda aumenta il portato di acque

di questa, la quale, come vedremo, è utilizzata assai convenientemente

per scopo industriale.

In condizioni geologiche, litologiche quasi identiche trovasi la valle

della Ceronda. Il torrente suo è alimentato specialmente da sorgive, ol­

treché da fusione di nevi invernali; e le sorgive abbondano alla basè

degli ingenti cumuli di

diluvium antico

che ingombrano la valle e ri­

salgono sul suo versante Nord, portando gli abitati di Varisella, Ramaj

e Moncolombone. Questi ammassi di

diluvium

sono della stessa natura di

quelli di valle della Torre, masse ciottolose di grosse dimensioni di

rocce magnesiache cementate da un’argilla magnesiaca, rossiccia, bruna,

quasi una litomarga, prodotto di alterazione chimica delle rocce stesse.

Il torrente formato dal contributo di alcuni burroni, ora asciutti, ora in

piena furiosa, rovinanti, si stringe contro il versante Sud. Allo sbocco

della valle diretta a Nord Nord Est il torrente obliqua a Sud Sud Est

per l’intoppo del

diluvium

della Stura e vi scavò una vailetta ; raccoglie

le acque di torrentelli scendenti dai monti della Cassa, di Giordanino

e di Givoletto, i quali incidono una terrazza residua del

diluvium

della

Stura; raccoglie le acque defluenti allo esterno dal predetto

diluvium

da Vallo, Piédivalle, Spagna, Monasterolo, Piano e giunto al solco

in­

terdiluviale

Stura-Dora Riparia, lo segue, raccogliendo il Casternone.

Cosi lambendo ed erodendo il

diluvium

di Stura, ricevendone gli scoli a

Sud, raggiunge la Stura a Venaria Reale, fornendo il contingente di

acqua necessario al così detto canale della Ceronda, condotto a Torino