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PARTE III — GEOLOGIA ECONOMICA

impermeabile, impedisce alle acque superficiali di scendere nelle pro­

fondità, ed a quelle profonde di venire a giorno ; i laghi hanno le loro

conche in questa

morena profonda,

epperò si mantengono e le loro

acque non sfuggono sotterraneamente, contrariamente a quanto credesi

di sorgenti che dal fondo loro li approvvigionerebbero. Il pozzo mento­

vato ed i tubi infissi raggiunsero il livello d’acqua nel

diluvium

del

Sangone e nelle alluvioni

glaciali ipomoreniche.

Nei lavori eseguiti a

sponda di lago per la costruzione della strada si attraversarono allu­

vioni

glaciali, morena profonda,

alluvioni

glaciali

dall’alto al basso.

Nella primavera del 1885 abbondantissima fu l’ alimentazione acquea

del

diluvium

del Sangone pel fatto delle enormi quantità di nevi cadute

in quell’inverno; epperò l’insolito accumulo di acque fece pressione

poderosa dal sotto in su contro l’impalcato impermeabile di

morena pro­

fonda

; insufficienti furono.gli sfoghi per le sorgenti a sinistra, e per

il pozzo nominato; l’impalcato

morenico

saltò in aria, staremmo per dire,

e ne eruppe una massa ingente di acqua fangosa pel detrito trascinato.

Questa è la storia di quel fenomeno pel quale si idearono spiegazioni

bastantemente strane ed erronee; l’esame degli scandagli fa prova ir­

refutabile del vero stato delle cose. Qui si riproduce o meglio perdura

l ’istessa geologica costituzione che prove anche di fatto misero in per­

fetta evidenza più a valle a S. Ambrogio presso Avigliana, e nella inco­

minciata galleria per condotta a Torino delle acque del lago Grande

per uso di acqua potabile.

Sulla sinistra del bacino dei laghi a luoghi, come già esponemmo,

il rivestimento

morenico

è abraso, ed allora compare il

diluvium antico

da cui escono poderose sorgenti ; superiormente ove perdura l ’ammanto

morenico

mancano le sorgenti; i pozzi tutti delle borgate sul ciglione

morenico

per giungere a Giaveno oltrepassano il

morenico

e giungono

al

diluvium

sottostante.

.

A Trana i pozzi sono aperti nel

morenico

superficiale e non dànno

acqua se non quando toccano allo alluvioni

glaciali

sabbiose o finamente

ghiaiose del che potemmo persuaderci

de visu.

11 Sangone ha eroso il lembo

morenico

che si spingeva fino a Bruino

e Sangano lasciando intatta a profondità la massa

morenica

rappresentata

da

morena profonda

solidissima impermeabile. La Società dell’acqua

potabile di Torino alla vasca di raccoglimento eseguì un pozzo che

alla profondità di 9 a 10 metri, parci, passò dalle alluvioni superficiali

del Sangone disposte sulla

morena profonda

al pavimento da questa

rappresentato; questo perforato le acque s’inabissarono nel

diluvium

recente

di Dora Riparia come in un pozzo assorbente, ed il pozzo venne

in gran fretta rinchiuso. Questa

morena

colla sua resistenza, solidità