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PARTE III — GEOLOGIA ECONOMICA
per uso di forza motrice. Lungo il percorso piccole derivazioni servono
a scopo irrigatorio. Conviene notare che il maggior approvigionamento
riceve dallo scolo delle acque del cono di deiezione della Stura di Lanzo.
I monti della valle originaria, come quelli di valle della Torre furono
vandalicamente diboscati, epperò da esse valli scarso è il contingente
acqueo durante l’inverno e l’estate, sovrabbondante la piena pel rapido
divallare delle acque durante le stagioni piovose.
La trifida valle della Stura di Lanzo è in condizioni favorevoli per
la formazione e la conservazione dei ghiacciai nelle sue parti elevate,
sia per copia di nevi cadenti, sia per presenza di conche e bacini di accu
mulamento e per altre circostanze che già esponemmo trattando l’argo
mento del
quaternario
in detta valle. Epperò i tre rami originarii di
Stura sono alimentati, oltre che dalla fusione di nevi abbondanti inver
nali, da fusione estiva delle masse di ghiaccio, le quali però non sono poi
tanto ampie da imprimere al fiume-torrente le caratteristiche dei corsi
d'acqua in massima parte provenienti da liquefazione di ghiacci alpini.
Le valli di Lanzo sono ancor ricche di versanti imboschiti e di circhi,
valloni, bacini, fianchi montani ammantati da lembi
morenici,
rivesti
menti detritici, epperò il regime della Stura è anche in certo qual modo
regolarizzato dall’ efflusso di numerosissime sorgenti. Nella regolarità di
regime, e, diremo meglio nelle minori varianti di portata tra le magre
estive ed invernali e le piene ordinarie primaverili ed autunnali, si nota
diminuzione da un certo numero di anni in sèguito allo iniziato dibosca
mento , e ben se ne accorgono gli industriali della bassa valle di Stura
che si trovano mancare l’acqua di cui si servono per gli opifizi e de
vono sostituire in inverno i motori a vapore alla forza motrice idraulica.
Delle tre valli di Lanzo la più meridionale, quella di Yiù o di Us-
seglio, si origina dai due rami di Malciaussìa e di Arnas separati dal
contrafforte elevato della Lera ; nel primo si rovesciano le masse glaciali
espanse nei valloni di Ribbon e di Averolles in Savoia, e contiamo tre
laghi assai estesi, quelli Grande e di Falin sul versante Sud e quello
di Autaret sul versante Nord; nel ramo di Arnas abbiamo le belle masse
di ghiaccio di Pera Ciaval e di Barettà col piccolo lago di Pera Ciaval
e quello magnifico della Roussa. I due rami Sud e Nord hanno rispet
tivamente chilometri 12.5 e 7.9 di sviluppo in lunghezza con pendenza
media di m. 144.4 e 180 per mille. 11 magnifico piano di Usseglio, nel
quale sboccano, ricolmo di fine alluvioni, nel quale la Chiara (Stura di
Viù) scende tranquilla e lenta qual fiumicello di pianura, presenta una
lunghezza di chilometri 3.5, con una pendenza di appena 14.3 per mille;
insignificanti sono i torrenti che scendono alla Stura in corrispondenza
del piano di Usseglio. Da questo la valle scende ripida, tortuosa, ri