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PARTE I — DESCRIZIONE TOPOGRAFICA
ciglione del Lys Kamm (m. 4529 e 4477) limitato ad Ovest dall’alto passo-
del Felik Joch e dalla punta Castore (ra. 4222 uno dei Gemelli) ; da questo
tratto di dorsale alpina le masse di ghiaccio scendono al Lys. Rispondono
alla valle di Ayas la punta Polluce (m. 4107), la lunga costiera del Breithorn
(m. 4166), la Gobba di Rollin (m. 3900) ed il Piano Rosé (m. 3478), e
ne scendono i ghiacciai di Verrà e di Ventina. Alla Valtournanche
fanno termine in alto il Piano Rosé, il rinomato passo di San Teodulo
(m. 3324), il Théodulhorn (m. 3466), il Gran Cervino di gloriosa ed in
fausta memoria (m. 4482) e lo splendido Dente d’Herens o Mont Tabel
(m. 4175). La Valpellina si origina in alto da una distesa immensa di
ghiacciai rovesciatisi nella valle svizzera d’Herens od Evolena ed è fian
cheggiata a Nord Ovest da un seguito di vette selvagge ed arditissime,,
quali quelle del M. Brulé (m. 3620), della Becca Blancieu (m. 3681), di
M. Oulié (m. 3550), di Becca Ciardonay (3265), dalle quali scendono ra
pidissimi valloni e burroni. Il M. Gelé (m. 3530), il M. Avril (m. 3348),.
la Gran Testa di By (m. 3584), avamposto del Grand Combin (m. 4317)
tutto in territorio svizzero, ed il M. Velan (m. 3709) fanno corona alla
valle di Ollomont. Si deprime poi la catena al M. Menouve (m. 3047),
perforato da un
Tunnel
incompleto progettato per una rotabile colla
Svizzera, al M. Mort (m. 2867), al valico del Gran San Bernardo (m. 2467).
e seguita mantenendosi in altezze moderate pel M. Dronaz (m. 2950), al
Grand Golliaz (m. 3238), inviando le acque al Buthier. Dal Grand Golliaz
si scende per l’Aiguille d’Angromettes (m. 2881) al colle Ferret (m. 2543),
oltre il quale si raggiunge il massiccio del M. Bianco al M. Dolent o
Grapillon (m. 3825), che dall’alto dei suoi ghiacci domina Italia, Svizzera
e Francia. Il confine col Faucigny è formato dal ciglione della catena del
M. Bianco i cui ghiacci a Sud Est alimentano le Dore di Ferret e di
Veni, rami originarii della Dora Baltea. Splendida giogaia di monti irta
di vette, ricca di ghiacci, che acquista maestà più grande dall’isolamento
che le creano il profondo duplice solco delle due Dore di Ferret e di Veni:
sono di essa vette principali il M. Dolent (m. 3825), l’Aiguille de Triolet
(m. 3873), l’Aiguille de Talèfre (m. 3750), la Gfande Jorasse (m. 4205),
l’Aiguille o Dòme de Rochefort (m. 4014), il Dente del Gigante (m. 4013),
la Tour Ronde (m. 3790), il M. Maudit (m. 4468), il M. Bianco (m. 4807),
l ’Aiguille de Miage (m. 4008), la Tête Carrée (m. 3752), l’Aiguille de Tré-
latête (m. 3920), l’Aiguille du Glacier o de Saussure (m. 3817) dalla quale
si scende al colle della Seigne (m. 2512). Coll’Aiguille du Glacier termina
il limite di valle d’ Aosta col Faucigny.
La dorsale alpina separa la valle d’Aosta dalla Tarantasia, valle
dell’Isère, a cominciare dalla Aiguille du Glacier e dal colle della Seigne.
Procedendo sul clinale abbiamo la punta Léchaud (m. 3127), la Miravidi