

cui stanno gli abitati di Châtillon (m. 500), di St-Vincent. Vi troviamo
lo sbocco in profonda forra della Marmore, torrente di Valtournanche
ed alcuni torrentelli scendenti dal ripido versante del monte Zerbion
(m. 2721). A destra i boschi ed i pascoli di Bellecombe salenti in piano
inclinato a Barbeston ed alla Cleva di Torgnon (m. 2178).
Sotto a St-Vincent la Dora s’incanala in una selvaggia gola, profon
dissima, sinuosa, ripiegantesi a Sud e la valle risponde appena al ca
nale della Dora fino all’uscita inferiore a Montjovet; a destra le rupi
elevate e minacciose che portano in alto gli scarsi pascoli di Boddo e
Petit Monde ; a sinistra i dossi rocciosi, levigati da antichi ghiacci, sui
quali torreggiano i ruderi del castello di Montjovet.
Più sotto si apre il bacino di Verrès (m. 390) da Montjovet alla
stretta di Bard (m. 366 ad Hòne). Aree pianeggianti a campi e prati
fiancheggiano or qua or la Dora, ma le montagne di lato sono sempre sel
vagge e ripide. Sulla sinistra si elevano al colle di Joux i coltivi di
Emaresa, Eresa e Sommaresa; poi s’incontra il cono di deiezione e lo
sbocco dell’Évançon in rispondenza di Verrès; fa seguito il ripido ed
arido versante su Arnaz (m. 357) dal M. de l’Aigle (m. 2580). Ad
Arnaz abbiamo un grande cono di deiezione del torrente scendente dal
vallone d’Arnaz tra il M. de l’Aigle, il Col Fenêtre (m. 2418), il
M. Crabun (m. 2710), la Croix Corma (m. 1959) e la Tête de Cou
{m. 1410); poi il piano montuoso si avvicina alla Dora a pareti sco
scese perpendicolari, da cui rovinarono blocchi enormi e così si giunge
al paese di Bard sotto il poggio su cui sta il forte. A destra un ampio
cono di deiezione segna lo sbocco del torrente di Champ de Praz,
vallone ramificato e ricco di laghi compreso tra la Cleva di Torgnon
(m. 2778), il Barbeston, il M. Rouvi, il M. Aü, il M. Iverta, il colle
Mezove (m. 2609), il M. Glacier, il Bec Gran Rossa (m. 2787) e la
Cima Piana (m. 2512). Abbiamo poi lo sbocco del vallone d’Issogne
(m. 380) tra la Cima Giavin (1992), la Cima Piana, la punta Arconi
(m. 1991), la punta Barmella (m. 1898) e la punta Courtil (m. 1788):
infine ad Hòne il cono di deiezione e lo sbocco dell’Ayassa torrente di
valle di Champorcher. Il bacino di Pont St-Martin fa seguito fino al con
fine del circondario di Aosta. Da Bard il fianco sinistro della valle è una
parete quasi a picco cui sottostanno frane coltivate a vigneti a Donnaz :
indi troviamo il gran cono di deiezione del Lys o Hellex, proveniente da
vai Gressoney. Da sinistra alcuni rovinosi torrentelli si precipitano pel ri
pido versante compreso tra il Bec Cormoney (m. 2143), il Montbrignon
(m. 2320), la punta Débat (m. 2610), la Cima dei Camosci (m. 2451),
la Cima Bonzo (m. 2517, la Cima Battaglia (m. 2299) ed il Bec Vert
(m. 1048) sull’estremo orientale della dorsale del Gran Paradiso.
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PARTE I — DESCRIZIONE TOPOGRAFICA