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A Neyran ad Est di Brissogne sbocca il torrente del vallone di Lòres,

ricco di laghi e selvaggio nel suo circo originario, tra il Monte Emilius,

la Grande Roise (in. 3334) e la Becca di Salé (m. 3137). A St-

Marcel (m. 529) sbocca il torrente del vallone omonimo tra la Becca

di Salé, la Grande Roise, la Pointe Tessonet (m. 3265) ed il Grand Avert

(m. 2991), ricco di miniere. A sinistra, alla falda montuosa, stanno

i villaggi di St-Cristophe, di Quart (m. 548) col cono di deiezione

del torrente che scende dal vallone tra M. Mary (m. 2875), M. Kan-

talaizena (2967) e la Croix de Fano (m. 2212), e di Villefranche

(m. 535) colla vecchia torre da segnali sulle alture (m. 1160): arido

questo versante fa contrasto con l’imboschito versante opposto.

Fra St-Marcel e Nus (m. 520) la valle si restringe alquando senza

assumere l’aspetto di gola; a destra si elevano i coltivi di Plonta, Seis-

sogne e Druyes tra il M. Courgnet (m. 2529), la Torrazza (m. 1927)

picco arditissimo e la vetta isolata di San Giuliano (m. 1373). A si­

nistra invece abbiamo lo sbocco da gola stretta e selvaggia del torrente

di S.t-Barthélemy, che si origina da una lunga e triplice valle, quan­

tunque non in rapporto colla dorsale alpina: Essa è formata dalla comba

Deché tra la Croix de Fano, il M. Kantalaizena, il M. Faroma (m. 3072),

il M. Pisonet (m. 3215) e la Becca d’Avuille (m. 2623): dalla

comba Becoa, tra la Becca d’Avuille, il M. Pisonet e il M. Morion

(m. 2711): e della gran comba di St-Barthélemy tra il M. Morion, il

M. Pisonet, la Becca di Montagnaja (m. 3040), la Becca Luseney

(m. 3506), il colle di Livournea (m. 2881), la Cima bianca (m. 3010),

la Cima d’Aver (m. 2469) e la Cima Langhède (m. 2417). Fra Nus e

Pontey (sulla destra) abbiamo il bacino di Chambave cui scende da si­

nistra il versante triangolare coltivato tra la Cima Langhède, la Cima

d’Aver e St-Èvence (m. 1669) coi villaggi di Verrayes, di St-Denis,

Diemoz e Chambave, coi due torrenti costruttori di ampii coni di deie­

zione. A destra abbiamo gli sbocchi dei valloni di Fenis, Ponton, Marguier

e Vaimariana; il primo lungo e stretto in basso sta tra la collina di

San Giuliano, Torrassa, Grand Avert, Sessonet, punta Tersiva (ra. 3513),

colle Fenis, M. Delà (m. 3139), M. Rafré (m. 3146), M. Glacier (m. 3186),

M.Iverta (m. 2745), Reje Chevrère (m. 2847) e la punta di Chermontana:

il vallone di Ponton sta tra la Chermontana, il M. Aii (m. 3006) e il

M. Rouvi (2954): il valloncino di Marguier tra il M. Rouvi e la Cima

Nera; ed il valloncino di Vaimariana tra la Cima Nera, il M. Rouvi

ed il Barbeston (m. 2483); questi quattro valloni sboccano a Fenis

(m. 508), Septimian, Marguier e Pontey.

Nel bacino di Clnitillon (m. 452 stazione) abbiamo uno sviluppo rag­

guardevole glaciale-alluvionale, dovuto specialmente alla Marmore, su

DEL TERRITORIO DELLA PROVINCIA DI TORINO

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