Table of Contents Table of Contents
Previous Page  232 / 854 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 232 / 854 Next Page
Page Background

II. DEVOTO OMAOOIO DI TORINO Al I A MF MORIA DFI. CONTF FRN FSTO DI SAMRUY

9 7

In Consiglio comunale si occupò massi­

mamente del problema ferroviario e sopra­

tutto della linea del Cenisio.

Era un sostenitore fierissimo della neces­

sità di intensificare l’utilizzazione del quel

valico, prima di pensare di aprirne di nuo­

vi ; e fu in non poca parte dovuto al suo

apostolato di presidente della « Pro Cem-

sio » se il Governo si decise finalmente ad

attuare il raddoppiamento di quella linea.

AM ICO D E L L 'A R T E E D ELLO SPORT

Negli anni giovanili della sua età il conte

di Sambuy si occupò di arte. Fece parte

con parecchi gentiluomini ed artisti di quel

gruppo di f Amici dell’Acquafòrte », che

tentò di risollevare fra noi quell’arte.

Fu lungamente presidente della Società

Promotrice di Belle Arti, del Circolo degli

Artisti e dell’Accademia Albertina, dalla

quale si dimise quando non potè ottenere

dal Ministero i miglioramenti necessari.

Non c ’era mostra o riunione artistica a cui

non prendesse parte con il suo autorevole

consiglio e con la sua energia organizza­

trice.

Il conte di Sambuy fu anche uno

sport-

man

appassionato e molto sacrificava a que­

sta sua passione.

Presidente della Società Torinese delle

Corse, allora in pieno splendore, attese per

molti anni con grandi sacrifici u creare quel­

la <t

Razza di Sansalvà

» e quella scuderia

da corsa di cui era fiero e che ebbe le popo­

larissime vittorie di

Phithagoras

e di altri

famosi cavalli. Nel

pesage

delle riunion ip­

piche e di tutti gli avvenimenti sportivi, era

sempre una delle figure immancabili.

Il

conte Ernesto di Sambuy spirò nel po­

meriggio del 25 febbraio del 1909 dopo

lunga e straziante agonia, conservando si­

no a ll’ultimo respiro, la lucidezza della

mente.

Con il conte di Sambuy è scomparso un

vero uomo, un fiero carattere, una viva in­

telligenza ed uno spirito zelantissimo del

pubblico bene.

Il Consiglio comi

Torino deliberò

che al seggio abitualmente occupato dal

conte Ernesto di Sambuy fosse apposta una

targa con il nome di Lui.

La salma dell’insigne e grande cittadi­

no torinese riposa, a ll’ombra dei cipressi,

nei sepolcreto di famiglia nel cimitero di

Chieri.