

LA SI ’A " [’ICCOI A CASA "
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Si trattava, in massima parte di povere ra
gazze cui le tristi condizioni, morali e materiali,
della famiglia serbavano un avvenire di incer
tezze e di pericoli se non addirittura di rovina.
— Ma che brave ! E come contente ! —
esclamava il Cottolengo, nell'udirle cantare le
litanie del Signore durante le ore del rammendo
o del bucato.
— Risparmiatevi però la voce ! Fra dieci
anni, chi sa mai, la Provvidenza vi regalerà una
casa di clausura, dove avrete una chiesetta vostra,
dove farete tante
feste e canterete
tante belle musi
chette!
Alle trenta fi
gliuole, salvate in
tal modo dall'ab
bandono e dalla
miseria, il Cotto
lengo — medico
di ogni male, fisi
co e spirituale —
dava per Madre
una pia Dama,
rimasta vedova
con un piccino : la signora Marianna Nasi-Pullini
che il buon Canonico teneva fra le divote più
zelanti ed illuminate della sua cura.
Eletta da Dio per questa missione di pietà,
fu Madre dei poveri e delle prime Suore V in
cenzi^ : sotto ia guida del Canonico, mandò per
ogni casa le sue Figlie a cercare i sofferenti e
a recare loro il duplice balsamo che i miseri in
vocavano, per le piaghe del corpo e per quelle
dell’anima. Erano i primi fiori soavi sboccianti dalla
semente generosa ch’era stata cosparsa "manibus
plecies1 dal Sacerdote ostinato e ridanciano, co
raggioso fino all'eroismo e umile fino al biasimo
— aspro, sincero e continuo — di se stesso e
della propria inconcludenza...
Fiori che la tempesta doveva piegare d’im
provviso ed intristire, senza però disvellere dalle
zolle benedette della regione porta palatina.
Scoppiato nel 183 S il colera, parve all’umana
prudenza che la chiusura dell'ospedaletto si ren
desse urgente e irrevocabile per la salute pub
blica : l ordine duro ed imperioso veniva tras
messo dal Capo Sezione del Ministero dell’ In
terno avv. Lorenzo Costa, al Rettore della Con
gregazione del " Corpus Domini " Canonico
Valletti il quale, la sera stessa, radunati apnosta
i Canonici — compreso naturalmente il Cot
tolengo — ne dava lettura ad alta voce fremente.
Poi, nel silenzio generale seguito alla lettura,
il Canonico Valletti, giustamente contrariato, non
poteva rattenere una parola di rampogna per
colui ch’era stato
la cagione dello
scandalo.
— Bel nome
che vi siete fatto,
Canonico Cotto
lengo! E un bel
guadagno per la
nostra Congrega
zione !
— Ma già !
Vorrei però fare
osservare a lei, si
gnor Rettore, che
io sono na to a
Bra. Mi scusi. Ma non c’è un "paisan " di Bra che
ignori come i cavoli, per crescere belli e tondi,
debbano venire trapiantati a tempo debito. Cosa
vuol dire questo? Che adesso è venuta, giusta
giusta, l’ora del trapianto. Sicuro. Trapianterò il
Deposito. E con l’ajuto della Divina Provvidenza,
vedrà che cavolone, tondo e grosso verrà fuori !
il caparbio
Prete-paisan
di Bra, scaldato dalla
divina fiamma che non oscilla e non si spegne
nel cuore degli Eletti di Gesù, manteneva questa
sua parola. Chiuso sul finire dell’ottobre 1831
l’ospedaletto, egli raccoglieva in quelle stesse ca
mere — sotto la tutela della pia Vedova Nasi
e delle Suore Vincenzine — le giovanette che
andavano questuando per le vie del rione, senza
un sostegno al mondo, formando così un’altra
delle quattordici famiglie della futura Casa della
Divina Provvidenza : la Famiglia delle Orsoline.
Poi, a soli sette ny*i di distanza dalla soppres
sione dell’ospedaletto, comperava per poche de