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cine di lire una casupola s|>erduta nei prati di

Valdocco e qui. allegramente "trapiantava " in

due stanze, più fienile pel ricetto delle Suore e

stalla per sè e pel fido Rolando, il suo cavolo fa­

moso e portentoso.

Signor Rettore — dichiarava il Cottolengo

al Canonico Valletti, impetrando e ottenendo da

lui la benedizione per la nuova impresa. — Mi

pare d’aver trovato la terra che ci vuole. Terra

buona, all’ombra della Consolata...

Era il presagio di uno spirito illuminato e in­

fervorato dal Signore : annunciazione di quella

grazia celeste che da cent’anni fa splendente nel

mondo la terra di V aldocco, sacra alla Chiesa ed

alla Umanità per la gloria cristiana di Don Bosco

e del Canonico Cottolengo.

Gloria c h e nostra, imperituramente: d’ Italia

e di Torino.

ENNIO G RAMM A T ICA

L'IMPONENTE E GRANDIOSA

MANIFESTAZIONE POPOLARE

La popolazione torinese ha tributato all umile

benefattore della carità cristiana un’imponente,

grandiosa e commovente dimostrazione di rico­

noscenza, dando al Beato Cotlolengo una tan­

gibile e vibrante prova d’affetto e di devozione.

Il pellegrinaggio alla Casa della Divina Prov­

videnza che chiudeva il primo ciclo delle feste

centenarie dell’umile saceidote ha riunito in

spontanea dimostrazione di fede un numero im­

menso di autorità, di associazioni e di po-

jxilo, che muovendo dalla Chiesa del "Corpus

Domini" ha sfilato per le vie della città in

mezzo ad una fitta siepe di cittadini, commossi

e riverenti.

Mentre nella Piazza di S. Giovanni si an­

davano ammassando le rappresentanze di nu­

merose associazioni per la formazione del cor­

teo, nella Piazzetta della Chiesa del "Corpus

Domini " tenuta sgombra dalla folla, giungevano

le autorità ricevute dai membri del Comitato:

canonici Grignolio, Casalis, Fino, Morino, Ca­

pitano e Lardone. Intervenivano : il Prefetto

generale De Vita accompagnato dal capo-ga­

binetto comm. Lomonaco, il Podestà ammira-

raglio di Sambuy coi vice-Podestà conte Orsi

e conte Buffa di Perrero, il colonnello di Ro-

bilant segretario della Federazione provinciale

fascista, il comm. avv. Bardanzellu, l’on Ba-

gnasco, il questore comm. Da Roma col capo

di gabinetto cav. uff. Calasso, il generale Mar­

chino in rappresentanza del Corpo d’Armata,

il gr. uff. Anseimi commissario della Provincia,

il gr. uff. Martinengo de! Tribunale col comm.

Ponzio di S . Martino, il comm. Bruno procu­

ratore del Re aggmnto, il comm. Capuccio, il

A

^

comm. Motta, il comm. Musso, il prof. Ter-

ruzzi per il Provveditorato agli studi, il comm.

Porazzi rappresentante la Pro-Torino, il comm.

Gasparri segretario provinciale del Dopo-La­

voro, il cav. uff. avv. Gay segretario generale

interinale del Comune, il comm. Gualco capo

di gabinetto, i comm. Ottino Laudi e Parker

per l’ufficio municipale d istruzione, ilgr. uff. Bona

in rappresentanza dell’Esposizione 1 9 2 8 , l’avv.

Colombini ed i consiglieri della "Famija Tu-

rineisa ", il comm. prof. Casazza del Comitato

per le onoranze al Beato Cottolengo, il cav.

Gallo in rappresentanza dell’ Ospedale Oftal­

mico, il comm. avv. Balbis segretario della

Federazione Enti Autarchici, i Podestà di

Vercelli, Chialamberto, Rivarolo, Pino Tori­

nese, Lauriano Po, Castagneto Po, Gassino,

Bussolino, Rivalta, Vinovo, Orbassano e il P o ­

destà di Bra comm. Dall’Orto, città che die­

de i natali al Beato Cottolengo, seguito dal

gonfalone della città.

Accolto dagli applausi della folla, giungeva

subito dopo il Cardinale Gamba, che veste la

mantellina e lo zucchetto rosso, seguito dai

vescovi : monsignor Castrale, monsignor Pinardi,