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IL CONORESSO DEOLI ASILI D ’ iNFANZIA INAUGURATO DA S. E . BODRERO

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cerdote,' Ferrante Aporti, che disceso in linea

retta dalle concezioni del suo grande antenato

spirituale, Vittorino da Feltre, creava i prin-

cipii educativi più sani e più conformi al genio

di nostra razza.

« Uomo di fede ed altresì di meditata dottri

na, degnamente occupò la prima cattedra di

pedagogia istituita nel nostro Paese. Morì a To­

rino nel 1858; e cioè l'anno prima della pro­

mulgazione della monumentale legge che crea­

va per opera di Gabrio Casati il primo gran­

dioso ed insuperabile edifizio sociale.

Ferrante Aporti, che, come ho detto, fonda­

va nel 1827 il primo asilo d’infanzia, al cugino

Giuseppe, il quale gli manifestava certe sue

inquietudini, rispondeva un giorno, serenamen­

te così : « Non ti lasciar spaventare dalla con­

traddizione dei pochi egoisti, i quali trovano

lor conto nella cornitela ed ignoranza dei più,

perchè il fatto proverà chi abbia ragione o chi

abbia torto: se quegli che si adopera per il

bene sociale o chi non ne fa ».

« Orbene : son dovuti passare molti anni per­

chè il fatto provasse che Ferrante Aporti aveva

perfettamente ragione. E son dovuti passare

cent’anni, e si è dovuto attendere l'avvento del

Fascismo perchè la tede e l'opera del Sacer­

dote illuminato già splendide nella realtà dei

loro mirabili risultati, trovassero per entro l’a­

perto consenso del Governo del nostro Paese

il riconoscimento incondizionato della loro vit-

toriosa affermazione. Del resto non poteva es­

sere se non così. Anzitutto per la vecchia Ita­

lia ufficiale attaccata al suo ideologico laicismo.

Ferrante Aporti aveva il grave torto di essere

un sacerdote e la sua azione educativa aveva

la colpa ancora più grave di muovere da pre­

messe spiritualmente cristiane. Sorreggere la

istituzione aportiana sarebbe stato pertanto as­

sumere un atteggiamento partigiano dal quale

le democrazie radico-massoniche allora al po­

tere rifuggivano scandolezzate.

« A questa ideologia democratico-liberale si

dovevano le deformazioni più dannose di tutte

le istituzioni del nostro Paese.

« L’uomo è. naturalmente, buono e per ciò

chiunque dimostri con un semplice esame di

possedere la nozione mnemonica di un certo

numero di discipline è senz’altro ottimo ammi­

nistratore, ottimo rappresentante della Nazione

all’estero, ottimo magistrato. L’uomo è, natu­

ralmente, buono e perciò l’educazione l’acqui­

sta da sè, purché liberamente lasciato a sé stes­

so senza che alcuno attenda ad imporgli una

coscienza o una morale, un sentimento o una

fede.

«Queste, in breve, sono le norme poste a fon­

damento dell’azione di Ferrante Aporti : il qua­

le, però, non si accontentò di indicare con la

parola le vie di questa educazione rinnovata-

mente cristiana ed italica, ma fu, altresì, nel

campo pratico un magnifico costruttore.

« Sul suo metodo si potrà anche continuare a

dissertare, ma di là dal metodo, ciò che ha va­

lore è l’aspetto sociale del problema; e Ferran­

te Aporti ha misurato stupendamente l’impor­

tanza nazionale di un tale problema, rispetto al

quale appare, anzi, un magnifico precursore di

questa età nostra, carica di eventi e di destino

Infatti egli aveva asserito che la società nazio­

nale non poteva disinteressarsi della formazio­

ne fisica e spirituale deH'infanzia, se voleva af­

fermarsi dentro sè stessa

.... mondo: oggi

questo asserisce il Governo fascista, istituendo

l’Opera di protezione della maternità e dell’in­

fanzia. Egli aveva asserito che i fanciulli dove­

vano essere educati italianamente e cristiana­

mente : oggi questo asserisce il Governo fasci­

sta istituendo l’Opera nazionale balilla, santa

milizia posta, appunto, al servizio di Dio e del­

la Patria. Egli aveva asserito che l'infanzia do­

veva essere coltivata in modo da poter matu­

rare da sé uomini degni : uomini saggi e lieti,

forti e pensosi, leali ed intrepidi, operosi e

buoni; oggi questo asserisce il Fascismo; oggi

la formazione di questi uomini nuovi sogna il

Fascismo per donarli, arma invincibile di gran­

dezza, all'Italia futura ».

E con conclude : « Le onoranze che a Fer­

rante Aporti tributa il nuovo regime, significano

appunto la volontà che il regime ha di racco­

gliere la fiaccola di lui per portarla più oltre e

più in aho. Molto è stato fatto, ma molto di più

resta ancora da fare. Basti pensare che i 6000

asili circa che funzionano in Italia, raccolgono

400 mila bambini, sui 3 milioni esistenti nel no­

stro Paese. La buona volontà non manca, spe­

cialmente dacché si è compreso quanto di di­

gnità venga ad un popolo il quale sappia prov­

vedere alla educazione fisica e morale della sua

infanzia, e come in Italia, mercé il Fascismo,

convenga gettare a tempo il buon seme dal

quale maturerà la coscienza civile e religiosa

degli italiani ».

L’ispirato e nobile discorso di S. E. l’on. Bo-

drero è

accollo dall'eletto

H

bd

un