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LE OPERE DEL REOIME
Dei molti lavori murari che sono occorsi
per tale arteria collinare, il viadotto è l ’o
pera d’arte più importante. Esso è costruito
in cemento armato ed è lungo circa 150 m.
Forma il tratto più alto della strada, verso
Cavoretto. Il sostegno della sede stradale
con tale viadotto è stato adottato per evi
tare varii inconvenienti inerenti alla strut
tura del terreno, alla sua forte inclinazione
ed alla presenza di numerose vene acqui
fere. Tale soluzione, oltre a dare un aspet
to estetico alla costruzione, ha evitato la
costruzione di muri di sostegno con notevo
li vantaggi economici e statici.
Il tracciato della nuova strada ha inol
tre richiesto la costruzione di tre ponticelli
in cemento armato sopra il rivo Pattonera e
di numerosi muri di sostegno sia a valle
che a monte della strada stessa.
La sede stradale verrà sistemata a mac
adam ; in un tempo successivo, cioè dopo i
normali cedimenti dei terrapieni, sarà ca
tramata, eliminando così la polvere ed il
fango.
Il corteo delle automobili, recanti le Au
torità, percorre lentamente la nuova e bel
la strada; poi nella breve sosta richiesta
per la cerimonia inaugurale. S. Ecc. il Mi
nistro Ciano si ferma sulla maggior piazza
di Cavoretto imbandierata ed affollata da
tutta la popolazione, ove complimenta il
tenente colonnello degli arditi Luigi Fregu-
glia, patrocinatore tenace dell’opera, i co
struttori, ed ove assiste alla dedica della
piazza stessa alla memoria della medaglia
d’oro Carlo Freguglia, del quale ricorda
l ’eroismo il geometra Frattini.
Le altre opere
Nel pomeriggio si inaugurano ancora
due gruppi di case economiche municipali,
la Scuola municipale Gabelli, la nuova
sede del Liceo musicale, le case degli im
piegati provinciali, due gruppi di case de
gli impiegati e maestri municipali in via
Digione alla Barriera di Francia ed in via
Giotto, presso il corso Dante.
Per l ’inaugurazione della seconda casa
per gli impiegati della Provincia in piazza
Denina erano presenti il commissario della
Provincia grand’uff. aw . Anseimi, il com-
mendator aw . Edoardo Sesia, ex deputato
provinciale, il conte sen. Rebaudengo, il
segretario generale grand’uff. aw . Gab-
bioli, l ’ing. capo della Provincia cav. uff.
Mossi, l ’ing. Mario Torretta che fu proget
tista anche del più grande edificio eretto
nella piazza d ’Armi antica, il geometra
Carlo Bertolotti, assistente ai lavori, i rap
presentanti dell’ impresa costruttrice Norsa
Peraldo e Rosazza e molti funzionari e im-
%
piegati della Provincia. 11 parroco di Santa
Giulia impartì la benedizione alla nuova
casa.
Quindi il Ministro si reca a ll’impianto
centrale telefonico della Stipel, in via Con-
fienza 10, dove è atteso dall’on. Ponti, dal-
l ’ing. Venturini, dal dott. De Salles, dal
dott. Forno della « Timo » , dal colonnello
Oggero, da ll’ing. Oglietti, dall’ing. Molfi-
ni, da tutti gli altri funzionari e da tutto il
personale che acclama vivamente.
Nella sala delle assemblee, S. Ecc. Co
stanzo Ciano si felicita con l ’on. Ponti, che
gli ha porto il saluto, per la soluzione da
ta in Piemonte e in Lombardia al proble
ma telefonico augurando che essa sia este
sa anche a ll’Emilia. Dal canto suo il Go
verno ha già seppellito per metà il cavo per
Napoli, che sarà poi prolungato fino a Pa
lermo, in modo che si potrà telefonare co
modamente da un capo a ll’altro della pe
nisola.
Quindi, Ministro e Autorità passano al
Palazzo delle Poste, dove il personale, am
massato nel salone del pubblico, fa al Mi
nistro una dimostrazione imponente, a cui
si associa con potenti alalà la Milizia po
stelegrafonica. Pronuncia un nobile discor
so il direttore provinciale comm. Gaviani,