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Le opere del Regime

inaugura t e nel V° Annu a l e de Ila M a r c i a su Roma

La celebrazione del V Annuale della

Marcia su Roma ha segnato per Torino —

come per tutte le altre città italiane — una

dimostrazione di civile potenza. Essa ha

affermato con una festa di lavoro il tangi­

bile progresso raggiunto dall'Italia rinno­

vata, sotto la guida del Duce e ha fissato

con l’eloquenza imperitura delle opere le

méte di vita a cui il Regime fascista indi­

rizza i suoi sforzi, incessanti e gagliardi.

Dopo la imponente dimostrazione sinda­

cale del mattino — pervasa da magnifica

disciplina e, nello stesso tempo, animata

da un elettrizzante entusiasmo — S. Ecc.

il Ministro delle Comunicazioni, Medaglia

d’Oro on. Costanzo Ciano, ha presenziato

alla inaugurazione delle molte opere che

la Città ha condotto a compimento — con

l ’ausilio pronto e prezioso del Governo —

per la moderna praticità dei suoi servizi

pubblici, per la degna efficenza delle sue

istituzioni culturali, per il decoro — in e-

steriore bellezza e in comodità — della Cit­

tà stessa, a prò’ di tutti i cittadini.

11 piano del ferro

Prima fra tutte queste opere nuove se­

gnate dall'emblema del Littorio — la gran­

diosa costruzione ferroviaria che ha scava­

to attraverso a Torino altre vie sotterranee

per le linee di Modane e di Milano, già in­

teressanti la rete stradale cittadina con cre­

scente nocumento edlo svolgersi del traf­

fico.

1 tronchi a doppio binano che, partendo

dalla Stazione di Porta Nuova, si snodano

in ampio semicerchio, puntando, l ’uno, a l­

la Barriera di S. Paolo per proseguire in di­

rezione di Modane; l ’altro, alla Stazione

di Porta Susa per dirigersi verso Milano,

sono stati abbassati o

metri dal livello

stradale e incanalati entro due ampie trin­

cee, lunghe 15 chilometri e larghe alla ba­

se m. 9. Larghezza che, per i binari incro-

ciantisi al Quadrivio Zappata, è stata por­

tata a 20 metri.

Per eseguire i lavori, le vecchie linee

dovettero essere spostate lungo strade ur­

bane laterali con provvedimenti che il Mu­

nicipio facilitò largamente. Così il servizio

non ha subito alcuna interruzione; per

questo risultato, gran parte del merito va

attribuita al capo Compartimento gr. uff.

ing. Edilio Ehrenfreund, che ha costante-

mente vigilato lo svolgersi dei lavori.

Le vie che erano state occupate da questi

binari provvisori verranno trasformate in

grandi corsi fiancheggianti, come il corso

Marsiglia, i parapetti della trincea ferro­

viaria.

Per la costruzione delle nuove trincee,

occorse uno scavo di circa un milione di

metri cubi di terra ; i muraglioni che ne so­

stengono le pareti laterali hanno la lun­

ghezza di 8000 metri e richiesero 100.000

metri cubi di muratura. 1nuovi cavalcavia a

fior di terra, sono ventiquattro — non con­

tando il sottopassaggio a ìl’incrocio della li­

nea di Modane con quella di Genova —

e misurano complessivamente un chilome­

tro e 120 metri di lunghezza. Di conseguen