

DI NOSTRADAMUS E DI UNA SUA POCO
NOTA ISCRIZIONE LIMINARE TORINESE
V
4
-
eccone la traduzione:
C
ascina Morozzo: Via Michele Lessona, numero
civico 68.
Uno stradino perpendicolare all'asse della via
s'inoltra fra gli sterpi, oltrepassa un alto cancello,
costeggia orti e frutteti ed introduce nel rustico
cortile prospicente il casamento. Due porte addu
cono alle abitazioni: in fondo all’androne della più
piccola, posta a sinistra di chi giunge, in alto, in
un angolo buio, accanto ad una angusta scaletta
interna, è murata una lastra di marmo che reca
incisa la seguente dicitura:
1556
NOSTRE DAMVS ALOGE ICI
OH IL HA LE PAEADIS LENFEB
LE PVEGATOIBE IE MA PELLE
LA VICTOIBE QVI MHONORE
AVRALA GLOIES QVI ME
MEPE1SE OVEA LA
EVDfE HMI IEEE
La curiosa iscrizione liminare, compilata in quel
certo stile apocalittico e sibillino, caratteristico agii
scritti profetici del famoso medico veggente, si rife
risce indubbiamente a lui (x) ed è, probabilmente,
sua stessa opera. Nostradamus, com’è noto, ne com
pose parecchie in varie occasioni: quelle fino ad ora
note sono redatte in latino, ma nel caso nostro, l'uso
del francese può essere giustificato dal fatto die tale
lingua era a quei tempi (1556) imposta a Torino ed
al Piemonte, dalla dora prepotenza degli invasori.
Ignorata a tutt’oggi, anche dai più recenti ed
accurati biografi, l'iscrizione citata aggiunge alla
movimentata ed incerta cronologiaNostradamusiana,
una data precisa ed una sicura indicazione di grande
importanza ed attende dalla ada tta e dall'acume
Noctradamns «
i
W
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ma
dov'è il Paradiso, l'inferno, fl Purgatorio.
Io
mi chiamo la Vittoria
chi mi e am a n i la gloria
chi mi dispreiza avrà la completa rovina.