Table of Contents Table of Contents
Previous Page  1734 / 1821 Next Page
Information
Show Menu
Previous Page 1734 / 1821 Next Page
Page Background

F R A

I

L I B R I

Colludano astronomico

di

Torino per l'anno

1935. Presso

la Libreria Editrice Casanova, Torino. 1 Voi. L. 5.

Questo è il primo calendario che l’Osservatorio astro­

nomico di Torino (Pino Torinese) diretto dal Prof. L. Volta,

nostro egregio collaboratore, pubblica a vantaggio della

regione piemontese e della sua capitale. Il compilatore

avverte che se l'iniziativa, la quale non manca di pratica

utilità, incontrerà il favore del pubblico, il calendario sarà

continuato in avvenire.

Il volumetto indica per ogni giorno l'ora del sorgere,

del passaggio in meridiano, del tramonto, per il Sole e per

la Luna, relativamente all’orizzonte astronomico di Torino.

Per quanto riguarda le effemeridi del Sole e della Luna,

esso ci fornisce anche l'indicazione dei fenomeni astrono­

mici più importanti dei due astri, cioè le fasi della Luna,

i passaggi della Luna e del Sole alle minime distanze dalla

terra, l'entrata del Sole nei successori segni dello zodiaco,

e il principio delle stagioni astronomiche, gli eclissi, le oppo­

sizioni e le congiunzioni dei pianeti maggiori, ecc.

Un grafico spiega l'altezza del Sole sull'orizzonte. Una

parte del libro è dedicata alle stelle più brillanti visibili

sull’orizzonte di Torino. Un’altra tabella ci indica in anni-

luce la distanza delle stelle dalla terra.

Altre tabelle sono dedicate al sistema solare, e ci spie­

gano i principali elementi relativi ai pianeti maggiori, com­

presi il Sole e la Luna.

Una tabella molto importante anche praticamente è

quella che si riferisce alle posizioni geografiche di alcune

località delle sei provincie del I*iemonte, le quali consentono,

conoscendo la declinazione magnetica di un luogo, di orien­

tarsi per mezzo della bussola, vale a dire di determinare,

mediante l’osservazione dell’ago magnetico, la direzione del

Nord geografico.

C.

M

e r l is i

,

Gli assalitori del deserto.

Romanzo d'avventure

africane con illustrazioni del pittore Edel, pag. 430.

Casa Editrice Marietti. 1935. L. 8.

L'azione de

Gli assalitori del deserto,

l’ultimo romanzo

del nostro fedele collaboratore, si svolge nelle vaste regioni

della Somalia Inglese e del Sultanato dei Migiurtini, ora

squallide e tetre, ora rigogliose di mirabile vegetazione:

terre ancora poco conosciute, eppure di sommo interesse

per la varietà del paesaggio, per le caratteristiche degli abi­

tatori e per le curiose tradizioni che regolano l’esistenza

di quelle tribù.

L’intreccio è ambientato magnificamente. Passiamo tra

popolazioni selvagge, apprendendone, in modo piacevole,

i riti strani, i costumi pittoreschi, le bellicose abitudini. La

vita in quelli regioni africane, cariche di fàscino e di mistero,

è descritta con precisione di particolari, senza tuttavia che

le nozioni geografiche e storiche, pur copiose, appesanti­

vano mai il racconto.

Su codesto sfondo imponente, acceso di bagliori guer­

reschi e di lotte insidiose, due figure di giovani donne sono

sbozzate con grazia e vigore a un tempo: miss

Ellen,

la

figlia del governatore, fanciulla eroica, pronta ad affrontare

ogni ostacolo per una magnanima causa, e Amatul'a, la

generosa creatura indigena, che porta la sua tristezza enig­

matica ed errabonda al fianco del fratello, audace condot­

tiero, coinvolto in un torbido intrigo.

Questi tre personaggi, uniti a valorosi ufficiali dell'eser­

cito britannico, guidano ardimentosamente una spedizione

attraverso pianure arse e boscaglie intricate. La loro mis­

sione è di rintracciare il tenente Burton, improvvisamente

scomparso, rapito da tenebrosi nemici. Per salvarlo, Ellen,

la sua fidanzata, non esita a scendere in campo, sfidando

l'odio di James Break, un avventuriero, già smascherato,

tratto in arresto e riuscito a evadere.

La spedizione incontra i più terribili rischi, combatte,

sembra destinata a soccombere... Ma ecco, alla fine, arri­

derle la vittoria. Il bene trionfa.

II libro, da cui emana un’onda di nobili sentimenti, e

che è tutto un susseguirsi d'ingegnosi colpi di scena, avvince

e appassiona dalla prima all'ultima pagina: uno dei migliori

in questo genere giustamente prediletto dal pubblico gio­

vanile.

M

o d est o

B

r u n i

,

Fondamenti di cultura musicale generale.

Armonia. Ritmica, Forma, secondo il programma vi­

gente dei RR. Conservatori. Druetto, Editore. Torino,

«

933

- L-

>3 5

°-

Come conseguenza immediata del Regio Decreto dell’ 11

dicembre 1930, il quale stabiliva un nuovo programma di

cultura musicale generale

nelle classi di Armonia presso i

RR. Conservatori, vi fu certo una discreta fioritura di

testi atti alla bisogna. Fra i migliori io reputo debba anno­

verarsi, e seno ben lieto di doverlo constatare, uno degli

ultimi venuti alla luce: quello del giovane Prof. Modesto

Bruni; pubblicato in bel formato a Torino, dall'Editore

Luigi Druetto.

Opera diligentemente concepita e redatta, è anche ben

chiara ed ordinata nella esposizione della materia; per cui

potrà giovare agli studiosi, in primo luogo, ed a quei signori

docenti, poi, che non possiedono alcunché di proprio sul­

l’argomento.

E da augurarsi che il Prof. Bruni, a questo suo buono

ed utile lavoro di indole esclusivamente teorica, però, ne

faccia seguire presto un altro di indole opposta, cioè pratica

e di pari valore; affinchè l’opera sua abbia a riuscire effica­

cemente compiuta in queste due parti tanto indissolubil­

mente congiunte, dato un programma d ’insegnamento qual'è

quello accennato più sopra.

Hoc est

in

votis!

Milano 14 dicembre 1934-XIII.

G

io v a n n i

Z

a v a l d i

.

Modesto Bruni,

Corso elementare di musica e canto.

Teoria

e pratica. Per le Scuole di Avviamento, gli Istituti

Magistrali inferiori e le Scuole corali in genere. Studio

rappresentanze editoriali. Torino, 1934-XIII. Lire 2,50.

Il giovane musicologo, autore del trattato di coltura

musicale generale per i Regi Conservatori, ha ora composta

una operetta, più modesta per il grado di scuola coi è desti­

nata. ma non meno meritevole di lode per lo spirito al

56