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E U G E N I O

D I

S A V O I A

V

i è in questi giorni, per opera di due egregi scrittori, i ge­

nerali Ilio Jori e Clemente Assum, una fioritura di studi

riguardanti Eugenio di Savoia, condottiero e uomo politico,

di qualità impareggiabili.

Abbondanti sono le opere esistenti che parlano di questo

capitano; ma esse, quale più e quale meno, sono oramai cata­

logate fra i libri documentari d ’archivio, ai quali si ricorre

per consultazione. Di conseguenza soltanto pochi privilegiati

le conoscono. Ora le virtù morali e militari del principe Eu­

genio (per quanto si tratti di un condottiero che tutta la sua

vita dedicò al servizio dell’Austria e dell’Ungheria) sono così

luminose da costituire anch’oggi un esempio degno di nota. Il

coraggio, la fermezza di carattere, la rapidità nel decidere,

il rispetto della disciplina, l ’audacia e la scrupolosa

onestà dei propositi sono doti fondamentali del

Fascismo, e verso di esse lo Stato indirizza infatti i

cittadini, per la grandezza e per la gloria dell’Italia.

I

lavori dei generali Ilio Jori e Clemente Assum

sono stati pubblicati in due distinte collane, cui ha

dato vita la Casa editrice G. B. Paravia e C., tori­

nese, la quale si occupa di cose storiche ed educa­

tive con diligente cura ed impareggiabile amore.

L ’opera di Ilio Jori appartiene alla «

Collana

storica sabauda

», ed è di mole cospicua e di portata

documentaria (i); mentre la seconda, di Clemente

Assum, s’unisce ad altre, raccolte da Vittorio Ema­

nuele Bravetta nella collana «/

Condottieri

», ch’egli

dirige, ed è di carattere divulgativo, popolare (2).

Si tratta di ima storia romanzata, come s’usa al

giorno d’oggi, che tuttavia non disconosce i docu­

menti, seguendoli fedelmente e citandoli, anche tal­

volta. Ambedue le narrazioni escono gagliarde dalle

pagine dei libri e dànno al lettore l ’immagine reale

della robustezza di propositi, della intelligente ope­

rosità e della incrollabile fede, doti che nel corso dei

secoli hanno caratterizzato la maschia figura di non

pochi Sabaudi.

S to aaau t 8 > w l« » 8 r i i m

F a M t i . M t H i , M d t t !

Eugenio Francesco, il Grande, nato a Parigi il

18 ottobre 1663 ed educato alla corte del Re Sole,

abbandonò la Francia giovanissimo perchè contra­

riato nella sua ardente aspirazione di percorrere la

(

1

) tu o Jori,

Eugenio di Savoia

(

1663

-

1736

). Due vo­

lumi inseparabili di complessive pagine

614

con motte illu­

strazioni e cartoline fuori testo. — Torino, G. B. Paravia

e C. L.

20

.

carriera militare. La nonna — la vecchia Maria di

Borbone-Soissons, principessa di Carignano — lo

voleva abate a tutti i costi, com’era costumanza, in

quell’epoca, per i cadetti, mentre Luigi XIV non gli

volle concedere un impiego nell’esercito. L ’abatino

piantò la grana; e il 26 febbraio 1683, a vent’anni,

abbandonò il palazzo dei Soissons per rifugiarsi in

casa di un amico. Poi, alla fine di luglio dello stesso

anno, avuta notizia della morte del fratello Luigi

Giulio, ventitreenne, a Petronel, in un combatti­

mento contro i Turchi, ruppe gli indugi e varcati i

confini francesi si presentò a Leopoldo I imperatore

d’Austria, per essere soldato finalmente e per poter

combattere contro gli infedeli.

Uno storico, biografo diligente del principe Sa­

baudo, Alfredo von Arneth, così descrive l’ingresso

del giovane ex abate nell’esercito austriaco:

«

Eugenio trovò alla Corte di Vienna la migliore

accoglienza. Leopoldo I seppe apprezzare la sua serietà,

il suo desiderio di distinguersi, la sua avversione per

ogni leggerezza, e trattollo fin dai primi momenti con

riguardi, a cui il giovanetto non era per certo stato

assuefatto a Versailles. Sicuramente non potè l’impe­

ratore apprezzare fin d'allora il prezioso acquisto che

la sua Casa aveva fatto, ma le doti del giovane, la simi­

litudine per anco delle loro sorti, imperocché Leopoldo

pure nella sua infanzia era stato destinato alla carriera

ecclesiastica, gl'ispirarono per il Principe di Savoia

una simpatia, la quale non tardò ad assumere carattere

di affetto quasi paterno.

(

2

)

C le m e n te A ssum .

Eugenio di Savoia.

Un volume di

202

, con molte illustrazioni e cartine Inori

ormo, G. B. Paravia e

C .

L.

9.

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