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fanno il loro dovere di oculati analizzatori.

La composizione chimica media del lat­

te, che proviene d a ll’ A g r o Torinese, inten­

dendosi com e tale la p laga, che circonda

Torino per un ragg io almeno di 30 ch ilo

metri, venne determinata con numerose

prove di stalla, che ebbero luogo nel 1884-

1886; seguirono quelle d e l 18%-1897 e le

ultime del 1925-1926. Tu tte queste prove

di stalla confermarono che il latte consu­

mato a T o r in o d eve avere la composizione

chimica non inferiore a quella espressa dai

seguenti due numeri :

Residuo scevro di grasso . . 9,00

Materia g r a s s a .......................... 3,50

Nessun regolamento municipale di ig ie ­

ne, non solo d ’ Italia, ma ancora d ’ Europa

fìssa lim iti tanto elevati, che si fanno osser­

vare con scrupolo dai lattivendoli.

Per quanto riguarda il vino e la sua g e ­

nuinità, la quale ha sempre attirato l'a tten ­

zione d i tutti g li Amm inistratori dei Comu ­

ni italiani, ricorderò che il Laboratorio ch i­

mico municipale d i T o r in o fu il primo ad

inaugurare un metodo semplice e rapido,

per riconoscere la materia colorante del v ino

aggiunta fraudolentemente a questa popo­

lare bevanda alcoolica. Inoltre fu lo stesso

laboratorio, che primo applicò con succes­

so la rego la di Ha lphen ai vini italiani. Fu

dal nostro laboratorio che si levò al R . G o ­

verno il consiglio d i applicare come m inimo

pei vini di non dichiarata provenienza la

percentuale alcoolica uguale a 9" : percen­

tuale che il nostro laboratorio vorrebbe ap ­

plicata a tutti i v in i, che si vendono nella

città a dazio chiuso.

Da queste ricerche derivò all'econom ia

nazionale un grande utile, perchè si può

dire che per esse l ’ annacquamento del v ino ,

così dannoso a lle pubbliche finanze, è o l­

tremodo dim inuito.

11 nostro laboratorio diede pure un con ­

tributo non indifferente alla battaglia del

grano, che il R . G overno ha combattuto sia

durante la grande guerra allorquando si cer­

cava di far rispettare le disposizioni go v e r ­

native per econom izzare fino a ll’ estremo li­

mite il frumento, che l ’ Italia aveva a d ispo­

sizione per nutrire i proprii figli ; sia neg li

anni più recenti in cui il Duce con savie d i­

sposizioni fece obb ligo ai mugnai d i mettere

soltanto in commercio farine abburattate

a ll’ 8 5 % .

L o studio del riso e dei suoi cascami ha

dato luogo anche a numerose monografie

tutte rivolte ad utilizzare al massimo grado

il prezioso cereale prodotto dalle risaie p ie ­

montesi. il dosamento de l fosforo fitinico e

que llo de lle unità vitaminiche accessorie

sono applicati nelle stazioni agrarie speri­

mentali di risicoltura per conoscere la ric­

chezza del riso in detti costituenti.

La ricerca de lle materie coloranti artifi­

c ia li oltreché al v ino venne applicata alle

paste alimentari, a lle salciccie, a lle conser­

ve di frutta, ag li sciroppi, ecc.

P er quanto ha tratto alle sostanze grasse

ricorderemo che l ’ applicazione d e l metodo

Bellier a ll’ analisi d e lle sostanze grasse e

que llo del metodo di Halphen hanno dato

il modo di colpire numerosissime sofistica­

zioni d e ll’ o lio di o live d ifendendo in tal

m odo uno dei più pregiati prodotti dei no­

stri lidi feraci.

L e continue analisi del burro, le ricerche

analitiche sovra il suo irrancidimento ed in

generale sovra l ’ alterazione di tutti i grassi

anche ad uso medicinale elevarono il L a b o ­

ratorio chimico municipale fra i primi d ’ I­

talia per tutto quanto concerne l ’ esame di

tali materie.

Sono del nostro laboratorio le ricerche

moltep lici, che riguardano le sofisticazioni

d e l caffè tostato ed in bevanda, sofistica­

zioni che vennero indicate al Ministero d e ­

g li Interni, il quale rego lò la vendita de l