

Ma la strada che sembrava facile a per-
corrersi ad un tratto è rotta dalla bufera de
magogica liberale, tristi tempi dovevano
mettere a dura prove la sublime opera dei
Fratelli e nello stesso tempo dimostrare
quanta abnegazione e forza d ’ animo posse
dessero i figli del Santo D e L a Salle. La più
nera ingratitudine è corrisposta loro ; la
bufera si svolge aspra e terribile, le perse
cuzioni, le insinuazioni più basse si susse
guono ; molte case vengono chiuse, l ’Or-
dine dei Fratelli v iene pure preso di mira
dal giacobinismo de l tempo, e benché uo
mini illustri ne prendessero le d ifese, con
giusto risentimento e con inoppugnabili fat
ti, veniva esso pure travolto da tanto vento
di fronda, e i Fratelli vengono cacciati da
quelle scuole a cui prima erano stati chia
mati, da quelle scuole da loro iniziate, dove
avevano prodigato e prod igavano giornal
mente tutta »la loro forza, la loro scienza,
l'am ore , la vita.
Non bastava tanto dolore, un altro più
grande doveva aggiungersene ; anche la Ca
sa madre d i Santa P e lag ia , doveva essere
sgombrata. L ’ amaro calice doveva essere
vuotato al completo. Tu tto sembra finire nel
nulla. Solo la fede nel loro Fondatore li sor
regge . Si ritirano nel Sem i-Convitto S. Carlo
presso porta Nuova, e nel silenzio, fra ta ita
tristezza, studiano v ie nuove per esplicare la
loro missione. V engon o intraprese pubbli
cazioni scolastiche, che ben presto invadono
tutta Italia, e i nemici giurati devono rico
noscerne malgrado loro, la bontà; intanto
la bufera va attenuandosi, lo spirito setta
rio si modifica, i Fratelli riaprono il Semi-
Convitto S. Carlo e nel 1875 viene eretto il
C o lleg io S. G iuseppe per i giovan i d i fam i
g lie benestanti. La c ittad ina -** torinese sep
pe ben valutare le benemerenze de l Co lle
g io ed in breve il fabbricato non può conte
nere g li a lliev i che vorrebbero affluire ; si ri
m ed iò via v ia con piccole sistemazioni fin
ché nel 1921 venne eretta l ’ ala d i via A n
drea Doria, capace d i circa 300 a lliev i, con