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le scultorie parole da lui espresse in una lettera
diretta al botanico piemontese: « tu certe plura
detexisti quam multi botanici simuli >.
L’Orto occupa un’area di tre ettari traver
sati da un corpo di fabbrica longitudinale che
la divide in due parti distinte : la superiore colle
ajuole di piena terra, e l’inferiore ossia il
boschetto. La parte superiore comprende tre
vasche adatte a piante acquatiche, le ajuole per
la coltivazione di piante erbacee e suffruticose
disposte per famiglie secondo il metodo natu
rale, con opportuno interpolamento di arbusti e
di alberi che giovano a rompere un po la
monotonia della classificazione ed a dar un po'
di movimento al paesaggio: si tratta di circa
I 500 specie ripartite in 600 generi, ed in un
centinaio di famiglie.
Il boschetto inferiore ha la forma d una vai
letta ad anfiteatro ricco di alberi con oppor
tune radure e presenta ottimi colpi di scena che
spesso i pittori, desiderosi di buoni motivi pae
sisti, utilizzano con buoni risultati estetici.
Per la coltivazione di piante esotiche l’Orto
dispone di serre: una grande serra volante
rifatta nel 1842 che accoglie Palme, Liane,
Araucarie, Camelie, Aralie, ecc. - una serra
così detta d’Olanda ed una temperata desti
nate a piante varie che devono essere ritirate
d'inverno, — una serra calda semi-immersa nel
terreno destinata alle piante tropicali, che neces
sitano d una temperatura costante, anche di
estate, abbastanza elevata, quali certe Aroidee,
Bromeliacee, Gesneracee, e quelle curiose Orchi
dee epifite dai magnifici fiori che in patria
coprono i tronchi colossali delle foreste equa
toriali e che in serra sono diligentemente appli
cate su corteccie non potendosi collocarvi addirit
tura gli alberi ospiti.
Fra le piante coloniali si hanno esemplari di
Caffè, Canna da zucchero, Pepe, Banani, ecc.
— fra quelle industriali Phormium tenax, Fico
elastico, — tra le medicinali Tamarindo. Ipe
cacuana, Sassofrasso, Salsapariglia, Noce vo
mica, ecc.
I begli esemplari di
Cicas revoluta
ci ripor
tano coll'immaginazione ad epoche geologiche
lontanissime, mentre il Pandanus utilis, le Lata-
nie, il Phyllodendron pertusum, ecc, ci danno
un idea della esuberante flora tropicale, e le
Euforbie a candelabro ed i Cereus ci portano
nelle desolate regioni desertiche dell’America
centrale.
Fra gli alberi notevoli di piena terra ricorde
remo unicamente la bellissima
Pianera Ric
cardi
per la sua mole e la potente sua ramifi
cazione, la
Plerocarya caucasico,
la
Girilo
biloba
cantata da Goethe,
Quercus suber,
Taxodium distichum, Liriodendron tulipifera.
Nel piano terreno del fabbricato sono allo
gati i laboratorii del Direttore, del personale
scientifico e degli studenti ; ricca è la dotazione
di strumenti con un buon corredo di microscopi
di grande modello mono-ebinoculari per le ricer
che più delicate del Direttore e del personale,
microscopi di medio modello ma di tipo moder
nissimo per gli studenti, microtomi perfezionati,
microscopi binoculari per preparazioni ed osser
vazioni a luce diffusa, apparecchi di proiezione
e di disegno, apparecchi per saggio dell’aci
dità dei terreni, distillatori, stufe ed apparecchi
vari per fisiologia, ecc.
Notevole è il gabinetto di microfotografia
dovuto alla generosità del compianto avv. Fer
rerò, che ne aveva generosamente fatto dono,
e che eseguì molte microfotografie veramente
magistrali ed insuperabili di preparati scienti
fici premiati in varie esposizioni estere e nazio
nali di microscopia scientifica.
La biblioteca ricca di oltre 4000 opere e
di parecchie miscellanee d'opuscoli presenta una
grande varietà di materiale bibliografico che
pone in grado gli studiosi di affrontare qualun
que questione. Per le necessità didattiche della
scuola l'istituto dispone di una buona raccolta
di modelli e di tavole volanti e murali.
Al piano superiore stanno scrupolosamente
ordinati i voluminosi erbarii affidati alle sagaci
e diligenti cure del Conservatore — vi è un
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