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eroismo tutti i suoi sudditi, che a Torino
erme a Cuneo, a Verrua come nelle Valli
elei Chiscne e del Pellice, si strinsero a Lui
con disperata devozione e salvarono con la
sua Dinastia, la Patria oppressa.
La raccolta comprende anche un ritratto
di squisita fattura raffigurante il Principe
Emanuele Filiberto di Carignano detto il
• Muto •», ritratto che era stato erroneamente
attribuito ad Eugenio di Savoia-Soisson (e
tale infatti figurava ancora alla Mostra Sa
bauda dello scorso anno). Povero Principe,
che, riuscito a superare l ’imperfezione toc
catagli da natura, incorse nelle ire di Lui
gi XIV per aver sposata Caterina d ’Este, e
che, dopo l ’esiglio di Bologna finì, ottan
tenne, per cadere prigioniero dei francesi
durante la guerra di Successione di Spagna.
Grande fu pure, particolarmente nelle
oper di pace, il figlio di Vittcrio Amedeo II,
P r i nc i pe Ca rl o V i t t o r i o A medeo di Savo i a -Ca ri gnano
M
C I o t i I d
Carlo Emanuele IH, che figura nella rac
colta con un ritratto a mezzo busto, risalen
te certo ai primi anni di regno. Egli se per
ragion di stato, seguendo il consiglio del
Marchese d ’Ormea, fu durissimo col padre
e la marchesa di Spigno (e la stona non è
ancora concorde nel giustificare tanta seve
rità da parte di un figlio verso un padre così
grande) seppe però dare ai suoi sudditi dopo
gli anni di guerra chiusisi con la leggenda
ria difesa di Cuneo e di Asti e la vittoria
dell’Assietta, i benefici di una lunga pace,
di una severa giustizia, uguale per tutti, di
un rifiorire di tutta l'economia paesana, do
po oltre due secoli di guerre ininterrotte.
Il Piemonte, alla morte di Carlo Ema
nuele III raggiunse così una floridezza quale
forse non aveva avuto mai. Ma nella stessa
lunga pace rigogliosa erano i germi della de
cadenza.
Infatti, Vittorio Amedeo IH, non tempra
to dall’attività militare, facile nello spende-