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Modello di pietà cristiana al pari di Carlo
Emanuele IV fu la consorte Maria Clotilde,
sorella dell’infelice Luigi XVI, che fu poi
consacrata •' venerabile » dalla Chiesa e che
nella quadreria ci appare modestamente ve
stita in abito monastico in atto di invocare
da Gesù crocifisso pace per la famiglia e
per la patria d ’origine e quella di adozione.
La raccolta manca dei ritratti degli altri
due fratelli di Carlo Emanuele IV , Vittorio
Emanuele 1e Carlo Felice, che il Congresso
di Vienna doveva poi reintegrare negli stati
aviti con l’aggiunta del Genovesato sogno
costante de* principi più lungiveggenti, da
E.manuele Filiberto a Carlo Emanuele 111.
Manca pure il ritratto di Re Carlo Alber
to, il magnanimo iniziatore della guerra del
Risorgimento a cui la storia oggi — sopite
le ire di parte — tributa il giusto omaggio
di ben meritata ammirazione.
Comprende invece un bel ritratto a mezzo
busto di Vittorio Emanuele II del Gordigia-
ni, che rende perfettamente la figura fiera,
franca, prudentemente audace del Padre
della Patria, col quale finalmente le aquile
sabaude posarono il volo in Roma immor
tale.
La raccolta adunque, anche con qualche
lacuna, ci parla di quattro secoli di nobilis
sima storia, ci ricorda — monito ed esem
pio — sublimi virtù dei nostri avi, ci inse
gna l’orgoglio di appartenere a questa terra
di fedelissimi servitori dei Principi Sabaudi
che ebbero a vanto di esser Essi a lor volta
i servitori dei loro sudditi.
Al di sopra di questa bella quadreria che
ora adorna le sale del palazzo di via Fla
minia, aleggia una folla di ricordi e di af
fetti che la Cassa di Risparmio di Torino,
a nome dei suoi seicentomila depositanti,
è fiera di aver offerto come simbolo della
fede piemontese e della gioia per la conci
liazione fra la Chiesa e lo Stato, che con
sacra Roma Capitale di quell’Italia che i
Principi Sabaudi avevano per secoli sognato
di riscattare a se stessa.
G I U L I O F E N O G L I O